Lavoro e Professioni
Consensus Conference: un passo avanti nella valutazione medico-legale delle menomazioni psico-fisiche
Il prossimo 13 aprile 2024, presso l’Hotel Bettoja in Roma, si celebrerà la Consensus Conference sulla valutazione medico-legale delle menomazioni all’integrità psico-fisica comprese tra dieci e cento punti di invalidità permanente.
L’iniziativa è stata promossa dalla Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni (SIMLA).
L’obiettivo tende a garantire il diritto delle vittime dei sinistri a un integrale e uniforme risarcimento del danno non patrimoniale effettivamente subito e di razionalizzare i costi gravanti sul sistema assicurativo e sui consumatori.
La SIMLA è stata altresì sollecitata dalla Corte Suprema di Cassazione (sentenza della sez. III, sentenza 5 maggio 2021, n. 11724 Pres. Travaglino Rel. Vincenti) che ha evidenziato come tra i vari barèmes di valutazione medico legale, frutto dell’attività scientifica svolta in ambito della dottrina di settore, vi siano difformità in merito al grado di invalidità permanente e vi sia un rischio conseguente di disparità di trattamento nella liquidazione di danni, non solo all’interno del medesimo ufficio giudiziario ma, anche, da parte del medesimo magistrato, in contrasto con il comune senso di giustizia e rispetto a prescrizioni normative derivanti dal diritto vivente.
Il Comitato Tecnico Scientifico della Consensus Conference nominato dalla SIMLA ha coordinato una sessantina di esperti medici legali reclutati nel mondo dell’Accademia e della professione, magistrati, avvocati nonché rappresentati di enti ed istituzioni coinvolte nel mondo della valutazione e del risarcimento del danno a persona in ambito civilistico, al fine di perfezionare le conoscenze in tema di accertamento medico-legale delle lesioni macropermanenti. Si è proceduto definendo i princìpi (overarching principles) alla base della metodologia di valutazione e quantificazione del danno biologico compreso tra 10 e 100 punti di invalidità, per poi pervenire alla formalizzazione di intervalli percentuali quanto più possibilmente circoscritti che riflettano il reale valore in termini di compromissione della validità dell’individuo delle lesioni/menomazioni di ogni organo-funzione o segmento di apparato rilevante ai fini della valutazione del danno biologico.
Il 13 aprile la Consensus si aprirà con la presentazione del razionale della Consensus Conference (dott. Lucio Di Mauro, CTS), la presentazione della metodologia praticata (dott. Giovanni Pomponio, CTS), la presentazione dei componenti giuria (Prof. Francesco Introna, Presidente SIMLA), per poi procedere ai lavori di votazione da parte della giuria che sarà chiamata a misurare il consenso intorno al lavoro svolto dagli esperti.
Ai lavori pubblici sono stati invitati gli Stakeolder che entro il termine perentorio di 15 giorni dal termine dei lavori potranno presentare obiezioni, critiche, commenti proposte che verranno inserite nel documento finale (Associazione Coordinamento Ospedalità Privata (ACOP), Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici (ANIA), Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e la tutela dei diritti di utenti e consumatori (CODACONS), Associazione italiana ospedalità privata (A.I.O.P.), Associazione italiana familiari e vittime della strada (AIFVS), FEDERSANITÀ, Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS), Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro (INAIL), Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (IVASS), Unione Nazionale Avvocati Responsabilità Civile e Assicurativa (UNARCA), Pan European Organisation of Personal Injury Lawyers (PEOPIL) referente italiano, Tribunale per i diritti del malato (Roma), UnipolSai).
La Consensus è così presentata dalla Prof.ssa Paola Frati, Coordinatore Sezione Dipartimentale di Medicina Legale Sapienza Università di Roma, delegata SIMLA ai rapporti con le Società Scientifiche e dal dott. Lucio Di Mauro Segretario Nazionale SIMLA.
“Dalla votazione sugli statement alle complessità del metodo per individuare la misura percentuale delle menomazioni dell’integrità psicofisica comprese tra 10 e 100 punti di invalidità in maniera scientificamente conclusiva, tutti i passaggi sono stati affrontati per fornire vigore a una buona pratica clinica – afferma Paola Frati -. Il risultato non è semplicemente un punto di arrivo, bensì un punto di avvio di modalità innovative di valutazione delle pratiche cliniche con l’idea di costruire un corpo di conoscenza consolidato non solo dall’evidenza scientifica, ma anche dalla condivisione tra i professionisti che se ne occupano. Certamente meritevole non solo di una vidimazione istituzionale nel nostro sistema sanitario con la pubblicazione di una Buone Pratiche Clinica, ma da prendere in seria considerazione per dare vita a quanto previsto dall’articolo 138 del Codice delle Assicurazioni”.
“Riuscire ad integrare il valore dell’esperienza clinica quotidiana e quello della esperienza cumulativa di letteratura è un’impresa che ha richiesto grande rigore metodologico, capacità di ascoltare tutti i punti di vista interpretativi, onestà intellettuale – sottolinea Lucio Di Mauro -. Se poi l’argomento trattato ha una storia culturale legata a un metodo convenzionale, allora l’impresa è anche più difficile, sia per la novità dell’approccio, sia per una comprensibile difesa di un corpo di conoscenza consolidato e applicato in una cornice evolutiva nella pratica clinica. Si è trattato di mettere al servizio di un obiettivo unitario il contributo di menti diverse, modelli, pratiche e regole appartenenti alla dottrina medicina legale messe tra loro con nuove relazioni, al fine da rendere possibile l’elaborazione di uno strumento di riferimento per tutti per giungere a una evoluzione significativa nel contesto giuridico e medico-legale nazionale. La SIMLA auspica di giungere ad una evoluzione significativa nel contesto giuridico e medico-legale nazionale in tema di danno alla persona in ambito civilistico, tramite una metodologia assolutamente validata dal punto di vista scientifico, ovvero quella della consensus conference, “metodo” che coniugherà l’approccio clinico e tecnico scientifico con un processo di lavoro connotato da trasparenza e terzietà”.