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QS Edizioni - lunedì 25 novembre 2024

Lavoro e Professioni

Nuovi Lea. Magi (Omceo Roma): “A basse tariffe corrispondono bassi salari”

immagine 20 marzo - Il presidente dell'Omceo Roma sottolinea che le tariffe (nello specifico quelle contenute nel nuovo tariffario per esami, interventi e visite ambulatoriali), hanno la loro importanza perché dietro la tariffa pagata dal cittadino c'è il costo della prestazione e il guadagno della struttura e del medico che vi opera. E se a tariffe basse corrispondono guadagni bassi i medici, soprattutto i giovani, guarderanno sempre più all'estero.
“In due mesi, gennaio e febbraio, ho firmato più di trecento autorizzazioni di colleghi che chiedono di andare a lavorare all’estero”. Così il presidente dell’Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, intervenuto stamattina all’incontro nazionale delle categorie ambulatoriali e poliambulatoriali che si sono riunite al teatro Brancaccio per protestare contro il nuovo nomenclatore tariffario che dovrebbe entrare in vigore il prossimo primo aprile (anche se il presidente Rocca intervenendo per un saluto ha rassicurato la platea sul fatto che il nomenclatore attuale sarà prorogato).

Antonio Magi, ha ricordato che le tariffe (nello specifico quelle contenute nel nuovo tariffario per esami, interventi e visite ambulatoriali), hanno la loro importanza perché dietro la tariffa pagata dal cittadino c'è il costo della prestazione e il guadagno della struttura e del medico che vi opera. E se a tariffe basse corrispondono guadagni bassi i medici sempre più, specie quelli giovani, lasciano il nostro Paese per svolgere la loro professione all'estero dove il loro ruolo è riconosciuto e valorizzato sia sotto l’aspetto sociale che economico.

“Le tariffe minime – ha aggiunto Magi – sono sparite con la legge Bersani del 2006, il c.d. decreto Bersani, che aveva disposto l'abrogazione delle disposizioni che prevedono l'obbligatorietà di tariffe fisse o minime ovvero il divieto di pattuire compensi parametrati al raggiungimento degli obiettivi perseguiti. La tariffa è la somma tra costi, guadagno e qualità. Qui noi abbiamo perso l’autonomia tariffaria e siamo arrivati ad una sanità gestita dal Mef secondo la disponibilità di cassa. A seconda della disponibilità si fanno le tariffe e questo, lo capite bene, va a discapito della qualità prestazionale ed è un fatto da tenere presente. Io sono molto preoccupato.

Magi ha proseguito “Vi do dei dati, nel mese di gennaio ho firmato 103 certificato di onorabilità professionale (good standing). Nel mese di febbraio 199. Non era mai successo un esodo così elevato. I colleghi, se non c’è una politica seria di tariffe e di retribuzioni, se ne vanno e la Politica questo lo deve capire. Se l’Ordine dei medici di Roma ‘cuba’ il dieci per cento del resto d’Italia vuol che alla fine di quest’anno manderemo più di 15mila medici formati all’estero.

“Ma non è tutto perché si continua a sbagliare con la programmazione e così tra dieci anni avremo la cosiddetta pletora che è il fenomeno opposto. Passeremo quindi dalla carenza o presunta tale all’eccesso continuando a sbagliare in termini di programmazione.

“Ultimo punto da correggere – ha concluso Magi – è l’incompatibilità. A cosa serve? Perché insistere con questi paletti inutili oggi che ci costringono a prendere medici dall’estero che non hanno le caratteristiche formative adeguate? È una follia. A me viene un dubbio: non è che magari abbassiamo le tariffe perché le assicurazioni hanno questa necessità?”.
20 marzo 2024
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