“I contratti medici dal 1996 ad oggi si sono progressivamente omologati a quelli di tutta la dirigenza pubblica, pregiudicando seriamente le peculiarità della professione che necessita, invece, di norme specifiche”, ha dichiarato Cassi, spiegando come resti attualmente invariata la posizione della Cimo, da subito contraria ad unificare professionalità molto diverse.
Il segretario Cassi si chiede, “come pensano le Regioni, fino ad oggi favorevoli ad un unico contratto per i medici insieme a tutta la dirigenza del Ssn e alla dirigenza regionale, di poter gestire un Servizio Sanitario adeguato alle necessità dei cittadini, se non vogliono riconoscere neppure contrattualmente le peculiarità della professione medica nella tutela della salute?”
G.R.