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QS Edizioni - giovedì 21 novembre 2024

Lavoro e Professioni

Accesso alle cure. Federsanità: “È il momento di monitorare integralmente la rete della presa in carico in ottica one health”

immagine 18 gennaio - Federsanità tra i 15 stakeholders che hanno collaborato al Report “Valutare bene per garantire equità. Raccomandazioni per l’equità nel Nuovo Sistema di garanzia (Nsg) dei Livelli Essenziali di Assistenza” realizzato da SalutEquità. La presidente Frittelli: “Federsanità condivide pienamente il lavoro promosso da SalutEquità rispetto al Nuovo sistema di garanzia del Lea, soprattutto per l'approccio di approfondimento continuo e valutazione rispetto alle nuove sfide che l'intero sistema salute è chiamato ad affrontare"

Un sistema dinamico in continuo aggiornamento affinché il diritto alla salute diventi sempre più effettivo ed esigibile in tutte i territori. Con questa visione Federsanità ha dato il proprio contributo tecnico-scientifico al Report “Valutare bene per garantire equità. Raccomandazioni per l’equità nel Nuovo Sistema di garanzia (NSG) dei Livelli Essenziali di Assistenza” presentato oggi a Roma da SalutEquità.

“Federsanità condivide pienamente il lavoro promosso da SalutEquità rispetto al Nuovo sistema di garanzia del LEA, soprattutto per l'approccio di approfondimento continuo e valutazione rispetto alle nuove sfide che l'intero sistema salute è chiamato ad affrontare. Il nuovo sistema di garanzia è un sistema che nasce nel 2019, entrato in vigore nel 2020, ma la sanità oggi è profondamente cambiata. La pandemia – ha spiegato la Presidente di Federsanità e Dg dell’AO San Giovanni Addolorata di Roma Tiziana Frittelli - ha messo in luce le moltissime ombre del Servizio sanitario nazionale che, comunque, ha grandi punte di eccellenza.

Io credo che le riflessioni che oggi vengono messe al centro del dibattito da Salutequità sono sollecitazioni molto corrette perché, in realtà, il fatto che esista una griglia che costituisca la checklist di quello che è lo stato di salute del Servizio Sanitario Nazionale è determinante per mettere in luce le nuove sfide che abbiamo davanti, a partire da quella della Missione 6 del Pnrr, ovvero di quella che sarà la nuova sanità territoriale e, quindi, della necessità di un reale incremento dell'assistenza domiciliare integrata, ma anche delle forme di teleassistenza, di quello che è stato lo sviluppo delle grandi attrezzature e tecnologie, a partire dal Fascicolo sanitario elettronico. In questo contesto è fondamentale l’integrazione dei percorsi di presa in carico dell’intero sistema della rete socio-sanitaria e socio assistenziale. E’ il momento di monitorare integralmente questa rete e utilizzarla per trovare integrali soluzioni di presa in carico. Oggi qui dobbiamo chiederci – ha detto la Presidente Frittelli - quali siano i margini di riforma del sistema dell’assistenza, quali gli ambiti di innovazione anche alla luce di quanto hanno registrato i sistemi locali di welfare a seguito dell’esperienza di gestione pandemica”.

In questo contesto si inserisce l'intera questione delle cronicità e delle fragilità sociali e di quanto messo in evidenza anche dal "Pon Gov cronicità" che prevede, come bene mette in luce Salutequità, un meccanismo di stratificazione della popolazione per favorire una medicina di iniziativa piuttosto che una medicina di attesa.

“Non è, infatti, più concepibile curare le malattie croniche al di fuori di percorsi assistenziali e quindi di determitati PDTA e di aderenza alle terapie. Lo stesso sistema di sicurezza delle cure ha creato una serie di esigenze da sviluppare sul territorio. Ecco allora l’importanza di una nuova griglia dinamica – ha concluso - con meccanismi flessibili, che ci aiuti a capire quali siano le nuove esigenze da monitorare, come lo stato dell'arte dei nuovi avanzamenti, cosa assolutamente necessaria. Infine, la determinante necessità di agganciare ad un nuovo sistema di garanzia, ma che deve essere nuovo perché in continua evoluzione, una quota premiale più alta di quella che avviene oggi, proprio per costituire uno stimolo rispetto alla priorità delle cure ed a quelle che sono, oggi, le grandi criticità del sistema”.

18 gennaio 2024
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