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QS Edizioni - giovedì 18 luglio 2024

Lavoro e Professioni

Influenza. Anestesisti: “In terapia intensiva più polmoniti virali, PS intasati”  

immagine 11 gennaio - Le polmoniti da influenza “hanno superato quelle da Covid” e “sono legate al maggior impatto dell'influenza su una popolazione meno coperta dal vaccino, spesso però il paziente supera la fase critica”, spiega Alessandro Vergallo, presidente Aaroi-Emac, che riferisce come “questa recrudescenza sta creando non pochi problemi ai pronto soccorso, che si ritrovano intasati da casi mediamente gravi”.
“Abbiamo nelle terapie intensive un incremento significativamente discreto di polmoniti virali non Covid, un aumento che sta mettendo in minoranza i casi Covid ricoverati nei reparti. Queste polmoniti virali non Covid sono legate al maggior impatto dell'influenza su una popolazione meno coperta dal vaccino”. Così Alessandro Vergallo, presidente del sindacato degli anestesisti e rianimatori Aaroi-Emac, commenta all'Adnkronos Salute il report Fiaso che evidenzia come il “Covid lascia il posto letto all'influenza”, ma “la pressione sugli ospedali non accenna a diminuire” e “in terapia intensiva” finiscono “pazienti con gravi polmoniti virali”.

Vergallo chiarisce che “nella stragrande maggioranza chi entra in rianimazione con questo quadro clinico da polmonite non Covid ha un esito positivo e viene dimesso dalla terapia intensiva. E' chiaro però che questa recrudescenza sta creando non pochi problemi ai pronto soccorso che si ritrovano intasati da casi mediamente gravi”.

Secondo il presidente dell’Aaroi-EMac "ci siamo concentrati con una maggiore attenzione sulla vaccinazione Covid che, seppur non ha comportato un'adesione massiccia, ha però distratto soprattutto nella fascia over 65 dalla vaccinazione per l'influenza. Diciamo - conclude - che la scarsa adesione alla prima ha agito di riflesso anche sulla seconda, o almeno è quello che abbiamo visto noi clinici".
11 gennaio 2024
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