I dati economici forniti dall’Aran ed emersi nel corso dell’incontro del tavolo di contrattazione per il rinnovo del CCNL 2019 - 2021 dell’Area Funzioni Locali dello scorso 11 settembre “delineano in maniera palese le profonde quanto ingiustificate disparità di trattamento che esistono fra i dirigenti delle tre sezioni che compongono l’Area, per nulla giustificate da differenza di funzioni e/o responsabilità che non solo non esistono ma che addirittura, in molte realtà sanitarie medio-grandi, sono sicuramente più rilevanti”. A dirlo è la presidente di Fedir,
Elisa Petrone.“Sulla base di tali dati – spiega Petrone -, l’Aran ha certificato che gli aumenti medi procapite mensili a disposizione dei dirigenti delle diverse sezioni sono i seguenti: 309 euro per la dirigenza di Enti Locali e Regioni; 243 euro per la dirigenza PTA e 239 euro per i segretari. Di tali incrementi 135 euro mensili verranno destinati al rifinanziamento a regime dello stipendio tabellare dei dirigenti di tutta l’Area mentre le risorse residue verranno utilizzate per il trattamento accessorio (posizione, risultato ed altri istituti) come segue: 157 euro mensili medi per la dirigenza di Regioni ed Enti Locali, 95 euro per i dirigenti PTA e 94 euro per i Segretari Comunali e Provinciali”.
La presidente Fedir riferisce di avere, fin dalla prima riunione, rilevato “l’inaccettabile divario retributivo di fatto esistente fra le varie dirigenze dell’Area e ribadito la precisa richiesta al Comitato di Settore di appianare tale divario. E’ evidente infatti l’insostenibilità per il futuro di una forbice retributiva che già al 2021 si è attestata intorno ai 24.000 euro medie procapite annue e che esponenzialmente è destinata ad allargarsi sempre più”.
Per Fedir il primo compito della contrattazione e della legislazione “dovrà essere quello dell’armonizzazione innanzitutto retributiva fra i dirigenti dell’Area Finzioni Locali che peraltro il decreto legislativo 75/2017 pone quale preciso obbligo ed obiettivo”.