“Le aziende sanitarie non hanno i mezzi per rispettare la normativa nonostante la vicina scadenza del periodo di collaudo”, per questo “è necessario prorogare l’obbligo di invio dei certificati medici online”. È quanto chiede il presidente nazionale Cimo Asmd, Riccardo Cassi, in una lettera aperta al ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, al ministro della Salute, Ferrucio Fazio, e al coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, Luca Coletto.
La Cimo, quindi, “chiede di prolungare la fase di prova” affinché i medici che lavorano nelle strutture del Sistema Sanitario “possano essere messi in condizione di farlo dalla propria amministrazione”. Inoltre, “chiede di attivare il prima possibile un tavolo tecnico tra amministrazioni centrali, regionali, e organizzazioni sindacali della dirigenza medica e veterinaria, per affrontare problematiche specifiche della categoria come la drammatica situazione dei Dea/Pronto soccorso, strutture che dovrebbero essere pronte ad affrontare le emergenze e in cui, invece, si registrano sovraffollamento cronico dei pazienti, tempi di attesa elevati e problemi organizzativi. In queste strutture – ha concluso il presidente della Cimo - è necessario prevedere metodologie tecniche e operative specifiche per l’invio dei certificati online come l’utilizzo di personale dedicato o l’invio centralizzato da parte della direzione sanitaria”.