“Scongiurato il nefasto scenario che a fare il contratto di lavoro della dirigenza PTA fossero i sindacati dei medici dal momento che per la legge dei numeri nessun sindacato specifico della dirigenza PTA avrebbe mai potuto sedersi al tavolo della trattativa”.
A dirlo, in una nota, è
Elisa Petrone, segretario generale Fedir, la
Federazione dei dirigenti e direttivi pubblici, che commenta con soddisfazione il voto di fiducia di ieri al decreto Pa Bis la Camera dei Deputati. Nel decreto è infatti sancita “la definitiva e totale abrogazione del comma 687 della legge 145/2018 che per 5 lunghi anni ha negato alla dirigenza dei ruoli Amministrativo, Tecnico e Professionale della Sanità la tranquillità di potersi autonomamente sedere ad un proprio tavolo contrattuale. Questa norma imponeva infatti a tale dirigenza di confluire nel contratto della Dirigenza Sanitaria”.
La precedente normativa, secondo petrone, avrebbe “sconvolto l'assetto contrattuale degli ultimi contratti di lavoro, i fondi contrattuali finalmente autonomi e separati fra dirigenza PTA e Dirigenza Sanitaria e la dirigenza PTA avrebbe di nuovo dovuto soggiacere a contratti pensati per il ben diverso status della dirigenza sanitaria come già avvenuto nei 30 anni precedenti al 2020”.
Fedir è quindi “con evidente soddisfazione” che ha accolto “finalmente” la soppressione di “una norma illogica ed iniqua. Già il CCNL del 17/12/2020 aveva dato pratica dimostrazione di come fosse più adeguata per la dirigenza PTA la collocazione nel tavolo contrattuale dell’Area Funzioni Locali. Tante e profonde sono state infatti le innovazioni introdotte con tale contratto che l’applicazione del comma 687 avrebbe invece interrotto bruscamente”. Permanere nell’Area funzioni Locali, sottolinea Petrone, “non significa tuttavia – come qualcuno crede erroneamente - che la dirigenza PTA esce dal SSN bensì esclusivamente l’autonoma contrattazione su un diverso tavolo negoziale rispetto alla dirigenza sanitaria. Anche l'accordo quadro sulle aree (preliminare per i contratti di lavoro a partire da quelli del triennio 2022/2024) beneficia dell’abrogazione del comma 687 perché potrà essere affrontato esclusivamente in sede sindacale e senza invasioni legislative”.
“Fedir – conclude Petrone - ora potrà finalmente concentrarsi unicamente a migliorare lo status giuridico ed economico della dirigenza PTA e lo farà fin da subito a partire dal rinnovo del CCNL relativo al triennio 2019/2021, le cui trattative sono iniziate proprio il 31 luglio”.