toggle menu
QS Edizioni - venerdì 22 novembre 2024

Lavoro e Professioni

Sanità territoriale. Cimest a Gemmato: “Farmacisti trasformati in medici specialisti? Follia”

immagine 6 luglio - “Che Gemmato, farmacista e titolare di farmacia a Terlizzi, se ne esca con una proposta simile ci fa pensare che abbia voluto svestire l’abito di sottosegretario per indossare il camice nel promuovere interessi di bottega che non rappresentano assolutamente la soluzione del problema delle liste di attesa ma configurano soltanto un palese conflitto di interessi”, spiega il Coordinamento Intersindacale di Medicina Specialistica ambulatoriale di territorio.

“L’erogazione di prestazioni specialistiche in convenzione in farmacia? Presentando la ricetta? Siamo alla follia. Fermo restando il massimo rispetto per la figura professionale del farmacista, essenziale per il comparto sanitario, siamo dell’idea che non si può pensare di abbattere le liste d’attesa trasformando i farmacisti in medici specialisti ma dare le giuste risorse a chi professionalmente ne è abilitato ed è pronto a farlo da subito mentre in numerosi contesti regionali è sottoutilizzato per mera volontà politica”.

Lo affermano i coordinatori del Cimest, (Coordinamento Intersindacale di Medicina Specialistica ambulatoriale di territorio), Salvatore Gibiino e Salvatore Calvaruso, commentando l’intervista al sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato.

“Dopo averle trasformate in empori della sanità dove è possibile acquistare cosmetici, profumi, calzature, generi alimentari e giochi per bambini – proseguono Gibiino e Calvaruso - apprendiamo che il sottosegretario Gemmato vorrebbe che le farmacie fossero anche laboratori di analisi e studi di cardiologia o di altre specialità in convenzione con il sistema sanitario per erogare prestazioni in grado di abbattere le liste d’attesa”.

“Che Gemmato, farmacista e titolare di farmacia a Terlizzi, se ne esca con una proposta simile ci fa pensare che abbia voluto svestire l’abito di sottosegretario per indossare il camice nel promuovere interessi di bottega che non rappresentano assolutamente la soluzione del problema delle liste di attesa ma configurano soltanto un palese conflitto di interessi”, sottolineano i coordinatori del Cimest che concludono: “Siamo sicuri che il Ministro della Salute ed il Presidente della Fnomceo prenderanno le distanze da queste inopportune affermazioni del sottosegretario Gemmato. Una cosa è considerare le farmacie ‘presidi sanitari’ come prevede la legge altra cosa è fargli gestire la medicina specialistica ‘in convenzione’ trasformando le farmacie in strutture convenzionate. Se di paradossi dobbiamo parlare perché non autorizzare gli specialisti a consegnare i farmaci da loro stessi prescritti?”.

6 luglio 2023
© QS Edizioni - Riproduzione riservata