Avvicendamento alla presidenza nazionale dell’Anmco, l’Associazione nazionale dei medici cardiologi ospedalieri.
Fabrizio Oliva (direttore della Struttura Complessa Cardiologia 1-Emodinamica dell'Ospedale Niguarda di Milano) prende il posto di
Furio Colivicchi, direttore dell'Unità Operativa Complessa di Cardiologia Clinica e Riabilitativa all'Ospedale San Filippo Neri di Roma Asl Roma 1, past-president Anmco e neo eletto alla vice presidenza della Federazione Italiana delle Società Medico Scientifiche (Fism).
Il passaggio di consegne è avvenuto nel corso del congresso nazionale di cardiologia dell’Anmco, che a Rimini ha visto oltre 5000 cardiologi riuniti con la partecipazione fra gli altri dei rappresentanti di presidenti e dei componenti dei board delle maggiori Società estere. “È stato un Congresso di altissimo livello – afferma il past president Anmco, Prof.
Furio Colivicchi – con un particolare impatto formativo vissuto nelle molte sessioni riguardanti la digitalizzazione e l’e-health dal punto di vista epidemiologico, riuscendo a generare proposte nuove ed originali. Il programma scientifico ha sviluppato i temi che riflettono le particolari criticità diagnostiche, terapeutiche e organizzative del mondo reale della cardiologia, proponendo una sintesi delle attuali conoscenze, dei progressi tecnologici e delle innovazioni organizzativo-gestionali con una approfondita riflessione critica”.
“Per la fiducia e la stima riposta verso la mia persona eleggendomi alla presidenza dell’Anmco – afferma il Prof.
Fabrizio Oliva, che guiderà l’associazione nel biennio 2023 -2025 - ringrazio tutta la comunità cardiologica a partire da Furio Colivicchi che ha condotto la nostra Società Scientifica a traguardi importantissimi; a me ora l’onere e l’onore di continuare il lavoro nel solco della tradizione con un’attenzione ai percorsi d’innovazione, verso una Cardiologia sempre più protagonista e sempre al servizio del sistema Paese”.
I temi relativi alla prevenzione cardiovascolare, al trattamento delle sindromi coronariche acute, alle nuove frontiere di intervento in aritmologia, all’uso clinico dell’imaging cardiovascolare e alle nuove cure per l’insufficienza cardiaca cronica e avanzata, sono stati al centro dell’importante appuntamento appena concluso a Rimini e particolare attenzione è stata riservata al crescente sviluppo della cardiologia interventistica non-coronarica per il trattamento delle valvulopatie e delle cardiopatie congenite, alle nuove sfide della cronicità e della transizione delle cure dall’ospedale al territorio.