"La Federazione CIPe-SISPe-SINSPe segnala, con vivo dispiacere, a tutte le autorità competenti e soprattutto al ministero della Salute, alla conferenza Stato-regioni, a tutti i direttori generali delle Asp d'Italia che è in atto una palese disapplicazione della normativa appena provata con il decreto milleproroghe 2023 che consente ai pediatri di libera scelta di restare in servizio fino a 72 anni". Lo scrive in una nota Giuseppe Gullotta, presidente della Federazione di pediatri di libera scelta.
"La carenza di pediatri di libera scelta, come più volte segnalato da codesta Federazione, frutto di una dissennata programmazione dei posti nelle scuole di specializzazione - prosegue - sta creando gravi disservizi nella garanzia dei Lea su tutto il territorio nazionale, nonostante quanto previsto dalla normativa del milleproroghe 2023. Si sta registrando che quasi tutte le richieste di mantenimento in servizio dei pediatri vengono respinte dalle Asp su quasi tutto l'intero territorio nazionale nonostante i pediatri ne abbiano fatto regolare richiesta. Di fatto si stanno togliendo arbitrariamente dal territorio pediatri di libera scelta con comprovata esperienza, altissima professionalità che hanno creato nel tempo un rapporto di fiducia consolidato e apprezzato dalla popolazione in tutto il territorio, senza alcuna valida motivazione. La problematica, tranne alcune poche eccezioni in Piemonte, nasce da uno strano 'passaparola' fra le Regioni e le Asp, specie al centro-sud, isole comprese. Chiediamo, pertanto, un intervento autorevole ed immediato del ministro della Salute, Orazio Schillaci, affinché con una adeguata circolare metta chiarezza e consenta un'assistenza adeguata a tutti i bambini italiani e ai pediatri di libera scelta che hanno fatto richiesta di mantenimento in servizio fino a 72 anni di età: questo era lo spirito della legge. Da parte nostra non possiamo assistere impotenti al paradosso della domanda da parte dei bambini e dei loro genitori con la quale chiedono assistenza pediatrica e di mantenerla con il loro pediatra di fiducia e dall'altra parte i Pediatri di Fiducia che vorrebbero continuare l'assistenza al bambino ma, nonostante l'enorme domanda e la palese offerta, le Regioni e le Asp negano e continuano a negare l'assistenza al bambino".
20 marzo 2023
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