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QS Edizioni - giovedì 18 luglio 2024

Lavoro e Professioni

Contratti di Area Medica: la Cimo chiede un Testo Unico

immagine 25 agosto - La richiesta avanzata da presidente della Cimo, Riccardo Cassi, con una lettera inviata al ministro Brunetta, al presidente della Conferenza delle Regioni Errani, al commissario straordinario dell’Aran Naddeo, e al presidente del Comitato di Settore della Dirigenza medica e veterinaria Colozzi.
Un Testo Unico dei contratti della dirigenza medica e veterinaria che armonizzi le norme degli ultimi 15 anni consentendo di avere un testo organico che superi le attuali difficoltà interpretative ed eviti ai medici ulteriori penalizzazioni in sede di applicazione dei contratti. È quanto chiede il presidente della Cimo Asmd, Riccardo Cassi, in una lettera inviata al ministro della Pubblica amministrazione e innovazione Renato Brunetta, al presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, al commissario straordinario dell'Aran Antonio Naddeo e al presidente del Comitato di settore della dirigenza medica e veterinaria Romano Colozzi.

“Dal 1996 a oggi – spiega Cassi a Quotidiano Sanità - sono stati approvati 8 contratti in area medica, a cui si aggiungono due integrativi. Questo è avvenuto sommando norme su norme, senza alcun lavoro di armonizzazione dei contenuti”. Cassi ricorda come già 3 anni fa la Conferenza delle Regioni propose all’Aran di elaborare un testo organico in questo settore. Ora, secondo il presidente della Cimo Asmd, è il momento di intervenire, “perché le regole della contrattazione stanno cambiando e la manovra approvata a luglio dal Parlamento introduce elementi che rischiano di creare ancora più confusione”.
In particolare Cassi si riferisce alla determinazione dell’indennità di esclusività e ai passaggi di livello, che potrebbero essere considerate nuove funzioni o progressioni automatiche. E poi i fondi accessori, la graduazione delle funzioni degli incarichi dei medici e l’organizzazione dell’orario di lavoro. “L’ultima manovra finanziaria va ad intaccare alcuni aspetti tipici della nostra professione senza tener conto che l’area medica si basa su elementi contrattuali completamente diversi dai contratti tipici di un pubblico dirigente. Un Testo Unico – ribadisce Cassi in conclusione - è necessario, per evitare che nelle Aziende si dia spazio a libere interpretazioni ed interventi restrittive che penalizzino ulteriormente i medici”.
 
25 agosto 2010
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