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QS Edizioni - lunedì 25 novembre 2024

Lavoro e Professioni

I chirurghi Acoi a Schillaci: “Bene approccio, investire su vocazione professionale”

immagine 3 novembre - Il presidente Scatizzi: “Non è più sostenibile osservare inermi alla fuga dei nostri colleghi dalle strutture pubbliche alle strutture private, non è più sostenibile vedere i nostri ragazzi che non scelgono più questa professione per il timore dei contenziosi medico-legali, non è più sostenibile assistere in silenzio alla fuga dei nostri talenti in altri paesi europei”.

L’approccio del Ministro della Salute Orazio Schillaci è positivo e lo condividiamo: dobbiamo rimettere al centro e riconoscere le professionalità presenti nelle strutture ospedaliere, investire sulla formazione, valorizzare economicamente le competenze, riportare serenità e sconfiggere la crisi vocazionale che serpeggia da troppi anni nel Servizio Sanitario Nazionale. Sono scelte che si possono e si debbono fare e le dichiarazioni del Ministro Schillaci vanno nella giusta direzione”. E’ il commento di Marco Scatizzi, Presidente dell’Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani - ACOI.

“Non è più sostenibile - continua Scatizzi - osservare inermi alla fuga dei nostri colleghi dalle strutture pubbliche alle strutture private, non è più sostenibile vedere i nostri ragazzi che non scelgono più questa professione per il timore dei contenziosi medico-legali, non è più sostenibile assistere in silenzio alla fuga dei nostri talenti in altri paesi europei. In questo quadro, è bene ricordarlo, dobbiamo rispondere alle legittime richieste dei nostri pazienti che, con l’aumento delle liste d’attesa causate anche dalla pandemia, rischiano l’aggravarsi delle patologie ogni giorno”.

“Signor Ministro, - conclude il Presidente ACOI - incontriamoci. Noi siamo pronti a dare tutto il nostro contributo di proposte e soluzioni utili per aiutare il Servizio Sanitario. Noi siamo pronti a lavorare anche al 120% per recuperare il tempo perduto a causa del Covid. Ma abbiamo la necessità di un confronto serrato con chi è chiamato a gestire la ripresa post pandemica. Facciamo affidamento su di Lei, ma non perdiamo altro tempo”.

3 novembre 2022
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