Lavoro e Professioni
Busta con proiettile inviata al presidente CARD Gennaro Volpe
Un plico con un proiettile, corredato da minacce a Gennaro Volpe direttore generale dell’Asl di Benevento nonché Presidente della Card e tesoriere dell’Ordine dei Medici di Napoli, è stato rinvenuto negli uffici della Asl Campana.
Un attacco al quale Volpe ha risposto rimarcando la sua ferma volontà di continuare a lavorare nell’interesse dei cittadini e dell’intera comunità sannita, fiducioso del lavoro che l’autorità giudiziaria sta svolgendo.
Immediata la solidarietà dei medici di famiglia della Fimmg riuniti per il loro Congresso nazionale a Villasimius che sottolineano la grande dedizione al servizio delle cure primarie, condotta dal Presidente Card “un’attività che lo ha portato a spendersi nel pieno della pandemia anche in sostegno dell’enorme lavoro dei medici di famiglia con l’obiettivo di assicurare prestazioni e cure ai cittadini”.
“A nome mio personale, vista l’amicizia e la stima che da anni ci lega, ma anche a nome di tutto il direttivo Fimmg, esprimo solidarietà a Gennaro Volpe per il deprecabile episodio del quale è stato vittima – ha commentato il segretario generale Fimmg Silvestro Scotti – un evento che ha molto scosso tutti noi colleghi della medicina generale gettando un’ombra di sofferenza su questo evento che ogni anno ci vede a lavoro per un confronto serrato, tra autocritica, giuste rivendicazioni e nuove proposte per far evolvere la medicina generale e, dunque, per tutelare la salute dei cittadini”.
Dura la condanna anche dalla Fp Cgil di Benevento: “Esprimiamo piena ed incondizionata solidarietà al Direttore Generale Dott. Gennaro Volpe nei confronti di quanto accaduto. È impensabile tentare di stravolgere il lavoro delle istituzioni, che hanno l’obbligo di attenersi al principio di legalità, probabilmente per qualche vantaggio personale ricorrendo a mezzi che nulla hanno a che vedere con il diritto, con la trasparenza e la gestione manageriale di un’azienda pubblica che, tra mille difficoltà, cerca di ottemperare al proprio compito di tutelare la salute pubblica di un intero territorio vasto come quello di Benevento e della sua provincia. Si può essere in disaccordo con delle azioni, delle misure o dei programmi non condivisibili, e per esprimere il dissenso, legittimo, vi sono i mezzi più variegati e diversi, mentre è del tutto deprecabile un gesto intimidatorio, compiuto in silenzio, atto ad imporre violenza e soggezione a regole che in tutta evidenza sfuggono alla legittimità e all’ interesse collettivo”.