Lavoro e Professioni
I medici di famiglia Snami alla politica: “Devono pagarci di più”
”Il nostro comparto - dice Angelo Testa, presidente nazionale Snami - e’ in sofferenza economica da almeno tre lustri perchè i nostri emolumenti sono fermi da tempo ed il loro potere d’acquisto si assottiglia sempre di più. Nel tempo per le norme di legge che impedivano incrementi stipendiali e per scarsa sensibilità della politica il nostro lavoro risulta sempre meno appetibile soprattutto per le nuove generazioni di Medici. A fronte di una retribuzione più bassa i carichi di lavoro sono notevolmente aumentati, praticamente a costo zero per lo Stato. Inoltre le spese che affrontiamo per la conduzione dello studio ,ad esempio l’affitto dello studio nelle grandi città e da ultimo le bollette dell’energia elettrica e per il riscaldamento incidono in maniera importante nell’economia mensile. Ancora più penalizzato risulta chi ,per dare un’assistenza medica territoriale ancora più capillare ,ha aperto due o tre studi e chi ha infermiera e segretaria. L’impegno preso negli anni duemila da parte dello stato di contribuire economicamente per il personale di studio è stato disatteso in molte regioni oppure è fermo a percentuali ridicole”.
“Come medici del territorio -conclude Angelo Testa-siamo sempre di meno per cui lavoriamo sempre di più. Devono quindi pagarci di più, cioè il giusto, anche a fronte di una ulteriore penalizzazione data dalla crisi economica che sta colpendo anche Noi. Vogliamo avere certezze perchè in meno e lavorando di più la Medicina Generale sta diventando sempre più vulnerabile ed il sistema potrebbe collassare!”