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QS Edizioni - sabato 23 novembre 2024

Lavoro e Professioni

Fimmg-Anci: “Subito un tavolo con la Regione per affrontare la riforma dell’assistenza territoriale”

immagine 27 aprile - Monopoli (Fimmg Puglia): “La carenza di medici mette in discussione il modello di assistenza territoriale pugliese, all’avanguardia a livello nazionale”. Melchiorre (Anci): “Svilupperemo temi e problematiche relativi al ruolo del Mmg, ma anche del medico di emergenza 118 e a tutto quanto riguarda il miglioramento del sistema sanitario territoriale”.

La riforma dell’assistenza territoriale in Puglia è stata al centro di un incontro tra la Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg) e l’Anci.

Nel corso dell’incontro presso la sede Anci di Bari, fortemente voluto dal delegato alla sanità Anci Puglia Filippo Melchiorre, è stata ribadita la difficoltà dei medici ad assicurare la qualità dell’assistenza sanitaria ai cittadini pugliesi e la necessità potenziare il sistema regionale.

La carenza di medici mette infatti a serio rischio la sostenibilità del servizio territoriale in tutti i suoi livelli. Importante quindi, ricorda una nota, un confronto ed un’eventuale azione sinergica tra le rappresentanze dei medici di medicina generale e i sindaci pugliesi, che sono impegnati a garantire la continuità dell’assistenza sanitaria nei propri territori.

Ecco quindi che dopo un passaggio in Direttivo Anci Puglia, l’Associazione dei Comuni e Fimmg nei prossimi giorni invieranno una nota congiunta al governatore regionale Michele Emiliano, per chiedere l’attivazione di un tavolo tecnico permanente per il rilancio della sanità territoriale pugliese.

“Il notevole carico di lavoro non solo clinico ma anche burocratico a cui i medici sono chiamati in un contesto di ricambio generazionale e carenza di personale pone a rischio proprio quei principi di accessibilità, omogeneità, capillarità e prossimità necessari a riformare la sanità territoriale – ha dichiarato Donato Monopoli, segretario regionale Fimmg – inoltre, l’attuale carenza di medici mette in forte discussione il modello di assistenza territoriale del Care Puglia, basato sull’associazionismo complesso e considerato all’avanguardia a livello nazionale. Chiediamo quindi ad Anci di avviare insieme un confronto con la Regione per portare all’attenzione delle istituzioni la gravità della situazione. Per sostenere il carico burocratico attuale servono urgentemente maggiori investimenti sul personale di supporto ai medici di medicina generale. Il confronto –continua Monopoli – deve vertere sul modello organizzativo delle case della comunità, tutelando la capillarità e servizi essenziali come il 118 attualmente in sofferenza a causa delle carenze di personale. Il modello delle AFT (Aggregazioni Funzionali Territoriali) del nuovo Acn (Accordo Collettivo Nazionale) da adattare al modello pugliese della medicina generale è propedeutico all’applicazione del DM 71 di riordino dell’assistenza territoriale”.

“I medici – ha aggiunto Melchiorre – sono l’anello fondamentale che lega cittadini e istituzioni; così come gli amministratori locali rappresentano il primo presidio quotidiano dello Stato sul territorio e la risposta al bisogno di salute proveniente dalle comunità. Pertanto, vanno supportati oltre che encomiati, per l’immane impegno profuso nei due anni di pandemia, in cui sono stati fondamentali per la tenuta del sistema sanitario pugliese. Per questo li ringrazio, a nome dei sindaci pugliesi. È senz’altro auspicabile una maggiore sinergia e coordinamento tra sindaci e medici, pertanto, previo passaggio in Direttivo Anci, d’intesa con Fimmg proporremo l’istituzione di un tavolo regionale permanente, nel quale sviluppare temi e problematiche relativi al ruolo del medico di medicina generale, ma anche del medico di emergenza 118 e a tutto quanto riguarda il miglioramento del sistema sanitario territoriale”.

 

27 aprile 2022
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