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QS Edizioni - domenica 30 giugno 2024

Lavoro e Professioni

Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid. Fnopo: “Ricorrenza per commemorare ma soprattutto per ricordare la necessità di investire nella sanità”

immagine 18 marzo - La Federazione delle ostetriche: “A distanza di due anni nonostante gli attuali numeri dei contagi non ci facciano sperare purtroppo di essere alla fine della pandemia, lo scenario epidemiologico è tuttavia più confortante”.
“Le immagini dei mezzi dell’esercito che trasportavano le bare con i corpi delle persone vittime del Covid hanno segnato per sempre la nostra memoria collettiva: quella di un Paese che ha dovuto farsi carico del dolore di migliaia di concittadine e concittadini che non ce l’hanno fatta a causa di un virus altamente contagioso e pericoloso. Era il 18 marzo 2020 e quest’anno ricorre, per la seconda volta, la Giornata nazionale delle vittime di Covid. Non una festa, ma una data da dedicare sicuramente alla commemorazione, al ricordo di pazienti e professionisti sanitari morti a seguito dell’infezione e della malattia. A tutti loro va un ricordo pieno di commozione” afferma il Comitato centrale della Federazione Nazionale della Professione di Ostetrica/o.
 
 
“A distanza di due anni da quella data, nonostante gli attuali numeri dei contagi non ci facciano sperare purtroppo di essere alla fine della pandemia, lo scenario epidemiologico è tuttavia più confortante. Il calo del numero dei decessi e dei ricoveri nelle terapie intensive è il frutto di strategie di successo per il contenimento e il contrasto alla diffusione del virus Covid19. Gli stessi professionisti sanitari oggi sono molto più consapevoli di come gestire emergenze di questo tipo. Per le ostetriche/i, in particolare, la sfida continua a essere quella di garantire non solo la continuità assistenziale in sicurezza per le donne in gravidanza, ma anche gestire quello che fino a poco tempo prima era il lavoro ordinario, in particolare la prevenzione. Un altro aspetto da non trascurare è stato il profondo carico emotivo di cui ci si è dovuti far carico per contrastare il grave senso di smarrimento e la solitudine che hanno colto chi si è ammalato. Saper rassicurare coloro che erano costrette in isolamento e al tempo stesso i familiari che non potevano far visita ai loro cari è stata una delle esperienze più dure ed emotivamente destabilizzanti cui si è dovuto far fronte», spiegano i vertici nazionali della professione di ostetrica/o”.
 
“Oggi la sfida deve essere quella di saper dare un valore propositivo alla memoria di quei giorni drammatici e dolorosi. Oltre al ricordo, necessario, serve ribadire un aspetto fondamentale: investire in sanità, nell’edilizia sanitaria, nella ricerca scientifica, nelle strumentazioni e soprattutto nel personale sanitario è la sola strategia politica vincente per il futuro del paese. Il Servizio Sanitario Nazionale oggi più che mai necessita di risorse importanti in tutti gli ambiti. Solo così sarà possibile onorare concretamente il giusto tributo a chi opera quotidianamente nella Sanità e garantire alle cittadine e ai cittadini la migliore e più efficiente presa in carico della loro salute”, conclude la Presidente FNOPO, dott.ssa Silvia Vaccari.
 
 
18 marzo 2022
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