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QS Edizioni - mercoledì 3 luglio 2024

Lavoro e Professioni

Spending review. Fenagifar: “Penalizzati i giovani farmacisti”

immagine 31 luglio - Delusione da parte della Fenagifar per l’emendamento che cancella il limite dei 40 anni per partecipare in forma associata al concorso straordinario per nuove farmacie. “Precludere ai giovani la possibilità di acquisire la titolarità attraverso il concorso è un’ingiustizia e un errore tattico".
Delusione, da parte dei giovani farmacisti, per l’emendamento al decreto sulla spending review che cancella il limite dei 40 anni per la partecipazione alla gestione associata al concorso straordinario per l’apertura di nuove farmacie.

“Abbiamo visto tanti giovani farmacisti nelle prime file insieme ai leaders che hanno organizzato le manifestazioni delle principali città il giorno dello sciopero delle farmacie. Esprimiamo un doveroso ringraziamento e siamo solidali con loro perché sono stati portatori di una nuova voglia di lottare e di un rinnovato entusiasmo che stimola e fortifica l’orgoglio della categoria”, afferma il presidente della Fenagifar, Claudio Distefano.

Tuttavia, Distefano sottolinea come “le associazioni di categoria sembrano condividere” l’emendamenti con cui “viene definitivamente a cadere ogni ipotesi di attenzione verso le giovani generazioni” e “pensiamo che sia necessario proporre delle riflessioni sulle conseguenze derivanti da un’errata valutazione sia dal punto di vista culturale che tattico”.

“Non sembra giusto – prosegue il presidente della Fenagifar - che i farmacisti italiani, in buona compagnia con la miope visione della maggioranza della nazione, non considerino gli aspetti culturali che potrebbero derivare alla categoria dalla non presenza attiva delle giovani generazioni”.

Inoltre, secondo Distefano “precludere ai giovani la possibilità (praticamente per sempre) di acquisire la titolarità attraverso la via maestra del concorso, è un’ingiustizia e determina un errore tattico in quanto si lascia spazio, nel settore farmaceutico, ad altre iniziative imprenditoriali che, alla lunga, scontenterebbero i giovani, ma che potrebbero acuire le tensioni interne della categoria, a vantaggio dei soggetti imprenditoriali esterni che guardano con interesse al nostro mondo”.

“Ci auguriamo – conclude il presidente dei giovani farmacisti - che la categoria sia in grado, nei prossimi decisivi appuntamenti che sentenzieranno sul futuro dei farmacisti e della farmacia italiana, di formulare una proposta unitaria a cui è arrivare dopo un approfondito dibattito a cui ogni componente abbia attivamente partecipato”.
 
31 luglio 2012
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