Arriva le modalità e i criteri per accedere al contributo, sotto forma di credito d'imposta, in favore delle farmacie per favorire l'accesso a prestazioni di telemedicina da parte dei cittadini dei piccoli centri urbani, nel rispetto del limite di spesa previsto, pari a 10,715 milioni di euro per l'anno 2021. Il decreto è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale.
Il contributo è riconosciuto, fino a un importo massimo di 3.000 euro per ciascun beneficiario, nella misura del 50 per cento delle spese ammissibili.
Sono ammissibili all'agevolazione le spese sostenute nell'anno 2021 per l'acquisto e il noleggio delle seguenti apparecchiature necessarie per l'effettuazione delle prestazioni di telemedicina individuate dall'art. 3 del decreto del Ministro della salute 16 dicembre 2010:
a) dispositivi per la misurazione con modalità non invasiva della pressione arteriosa;
b) dispositivi per la misurazione della capacità polmonare tramite auto-spirometria;
c) dispositivi per la misurazione con modalità non invasiva della saturazione percentuale dell'ossigeno;
d) dispositivi per il monitoraggio con modalità non invasive della pressione arteriosa e dell'attività cardiaca in collegamento funzionale con i centri di cardiologia accreditati dalle Regioni sulla base di specifici requisiti tecnici, professionali e strutturali;
e) dispositivi per consentire l'effettuazione di elettrocardiogrammi con modalità di telecardiologia da effettuarsi in collegamento con centri di cardiologia accreditati dalle regioni sulla base di specifici requisiti tecnici, professionali e strutturali.
I farmacisti dovranno verificare il rispetto dei requisiti previsti dalla normativa vigente sulla qualità e sicurezza dei dispositivi di telemedicina e sono responsabili del corretto funzionamento e della manutenzione dei dispositivi stessi.
E l'utilizzo dei dispositivi di telemedicina è consentito al personale sanitario e ai farmacisti adeguatamente formati.