26 maggio -
"Dobbiamo essere noi farmacisti i protagonisti del nostro futuro, dobbiamo guidare le scelte della politica costruendo strumenti culturali, ma per farlo servono competenze adeguate - afferma
Maurizio Pace, segretario della Fofi, durante il Consiglio nazionale della Federazione- Nel prossimo triennio la Fofi dovrà essere faro e elemento portante di un progetto di sempre maggiore professionalizzazione".
"Dobbiamo investire nella formazione universitaria: vogliamo formare farmacisti, titolari e collaboratori, che sanno di che cosa parlano e che risolvono i problemi alla classe politica. Noi dobbiamo volare alto per riempire di contenuti il percorso dei giovani - ha proseguito -. Quando parliamo di appropriatezza terapeutica e anticorpi monoclonali dobbiamo sapere di che cosa parliamo. Se non siamo preparati sulle nuove molecole, in farmacia non arriveranno mai. Ma non perché la politica non è d'accordo, ma perché gli stessi apparti tecnicidel ministero, del Servizio sanitario, che poi sono quelli che dettano le linee guida alla politica, preferiranno sempre affidare l’innovazione esclusivamente a chi, il farmacista ospedaliero, dimostra una preparazione adeguata. Ma è fondamentalo, oltrea recuperare il gap, investire sulle prossime generazioni".
"Per questo ci siamo impegnati in una stretta collaborazione con il mondo universitario, portando altresì un contributo di conoscenza: dagli studi della Sda Bocconi, parliamo del 2009, alla recente indagine con il Censis sui giovani colleghi al progetto I-MUR, la Federazione ha prodotto una mole di dati preziosa per disegnare il futuro della professione. Stiamo realizzando un progetto che è partito nel 2006 con Palazzo Marini e che nel suo sviluppo ha prodotto contenuti. Questi contenuti oggi vanno 'messi su strada' e concretizzati: possiamo farlo solo se la nostra preparazione sarà all’altezza”, ha concluso Pace.