toggle menu
QS Edizioni - martedì 26 novembre 2024

Zucchelli: “L’obiettivo primario è il rilancio dell’Ente”

11 aprile - “L’obiettivo prioritario – ha commentato Serafino Zucchelli - del prossimo quinquennio, che è stato il filo conduttore della nostra campagna elettorale, è anzitutto quello di rilanciare un Ente che attualmente assiste 4.500 tra orfani e figli di medici veterinari e farmacisti prevalentemente dipendenti e che in oltre 100 anni di attività ha assistito migliaia di soggetti, coniugando una buona assistenza ad un limitato prelievo contributivo. Un Ente i cui servizi, è bene ricordarlo, sono a disposizione non solo degli orfani, ma anche dei figli dei contribuenti (disponibilità di posti nei centri formativi universitari della Fondazione, contributi in denaro per i figli studenti rimasti a carico di medici pensionati) e dei contribuenti stessi (disponibilità di posti nelle case vacanza di proprietà dell’Ente).
“Deve essere registrata – ha affermato Serafino Zucchelli - una scarsa partecipazione dei colleghi al voto imputabile ad alcuni fattori non trascurabili. L’Onaosi, nonostante sia un Ente con oltre 100 anni di storia, è scarsamente conosciuto dai medici così come quasi ignote sono le sue finalità e i servizi che offre. Inoltre la mancanza di precedenti elezioni e le modalità di voto completamente nuove, hanno aumentato la difficoltà di approccio”.
“Vogliamo comunque ringraziare quanti hanno espresso fiducia con il loro voto alla lista, ma anche e soprattutto al suo progetto che vuole proseguire la trasformazione dell’ONAOSI in un Ente a valenza nazionale, con una sempre più omogenea distribuzione dei servizi su tutto il territorio superando esasperati localismi e concentrazioni improprie. La sua presenza appare oggi più che mai indispensabile in considerazione dei tagli effettuati alle prestazioni previdenziali, in particolare per quanto riguarda i trattamenti di reversibilità e di assistenza ai superstiti e perché l’ente è un patrimonio esclusivo della categoria medica che deve essere difeso dai reiterati tentativi, anche recenti, di esproprio”.
11 aprile 2011
© QS Edizioni - Riproduzione riservata