3 marzo -
"Non entro nel merito della sentenza in quanto si riferisce ad un caso specifico e quindi va rispettata. Nelle motivazioni, invece ci sono affermazioni che francamente ci lasciano stupiti e perplessi”. È questo il commento di Giovanni Monchiero, presidente della Federazione italiana Aziende sanitarie e Ospedaliere (Fiaso). “Non si può affermare che le linee guida siano prive di valore – ha spiegato – queste sono il frutto del lavoro di società scientifiche, sono emanate dopo prove e riprove, costantemente aggiornate, hanno quindi una importante valenza scientifica. Non possono essere allegramente considerate come il frutto di preoccupazioni economicistiche. E credo che sia opportuno dirlo a tutela di tutti i medici”. Non solo, ha aggiunto “ritengo che sia paradossale considerare insignificante la variabile economica. È una affermazione singolare perche il Paese, le Regioni, le aziende utilizzano le risorse disponibili. E queste sono una variabile fondamentale per poter svolgere un servizi pubblico e garantire il diritto alla salute ai cittadini”.
Ancora, la sentenza secondo il presidente della Fiaso afferma un principio inaccettabile per come è stato formulato. “Devono essere i medici a valutare il momento delle dimissioni – ha aggiunto – quindi questa funzione non può essere surrogata a nessuno, neppure ai giudici. Il singolo medico può sbagliare, ma l'eventuale errore deve essere giudicato e valutato in quanto tale, non per principio”. In conclusione per Monchiero: “Il pericolo è che si inneschino ulteriori elementi di frustrazione in un servizio sanitario che è il più eccellente tra tutti i servizi pubblici, ed è messo quotidianamente sotto stress”.