3 marzo -
Una sentenza “importante” che riporta il medico “al centro delle decisioni diagnostico-terapeutiche, dopo anni di predominanza di logiche economiche che hanno cercato di trasformarlo da professionista in dirigente impegnato a cercare di far risparmiare le aziende”. Questo il commento del presidente nazionale Cimo-Asmd, Riccardo Cassi, sulla sentenza della quarta sezione penale della Corte Suprema.
“Premesso – ha spiegato Cassi – che occorrerà leggere l’intero dispositivo per poter dare un giudizio completo, ora è necessario fare chiarezza fino in fondo e trasferire questo principio nella normativa. Altrimenti il medico si troverà esposto a sanzioni da parte dell’azienda se non rispetta le logiche di mercato”. “Questo – ha concluso – lo sosteniamo da tempo, ritenendo indifferibile recuperare il ruolo del medico quale professionista autonomo nelle decisioni clinico-assistenziali che in ogni caso devono assumere prevalenza rispetto agli obiettivi economici delle aziende”.
3 marzo 2011
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