11 gennaio -
“La CIMO-ASMD smentisce quanto affermato dal Presidente Cota e dall’Assessore Ferrero riguardo all’assicurazione regionale “colpa grave” dei medici”. Lo ha sottolineato il segretario regionale della Cimo-Asmd, Paolo Trovato. “A tutt’oggi – spiega Trovato in una nota - non vi è alcuna copertura e la soluzione che si va prospettando e che sarà illustrata dall’ing. Monferino il 13 gennaio p.v. a tutti i sindacati, non sarà per nulla sovrapponibile a quanto in essere ormai da quasi 6 anni”. Per la Cimo, la misura “lascia necessariamente scoperti tutti i sinistri intervenuti e denunciati dal 1° gennaio 2011 e fino al momento della stipula da parte di ogni singolo medico di un’eventuale polizza proposta dal broker regionale. Inoltre non sarà più possibile pagare la polizza mensilmente con trattenuta in busta paga, il massimale sarà sensibilmente ridotto e si creerà un conflitto di interesse tra l’eventuale polizza che assicurerà le Aziende e quella stipulata dal singolo medico”. Per la Cimo, sostanzialmente “ogni prestazione medica è quindi di fatto priva di garanzia assicurativa fino a data da destinarsi”. La CIMO-ASMD pertanto esprime la propria assoluta contrarietà alla scelta regionale e chiede con forza che venga revocata la DGR del 29.12.2010 mantenendo in atto il rinnovo triennale del precedente programma assicurativo già accettato in toto dalle compagnie assicuratrici (compresa la Zurich). “Tra l’altro – conclude Trovato - se si procedesse ad una nuova gara e si spuntassero condizioni peggiorative e più onerose per le Aziende e per i medici come verrebbe giustificato tutto questo pasticcio!”.
11 gennaio 2011
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