9 aprile -
Con il nuovo Atto d’indirizzo è arrivata anche la convocazione della Sisac per la riapertura delle trattative. Questa era la condizione per la sospensione dello sciopero annunciato dalla Fimmg che infatti ha deciso di sospendere la protesta anche se questo nuovo documento non piace al Sindacato.
“Sospenderemo lo sciopero – ha dichiarato il segretario nazionale della Fimmg,
Giacomo Milillo – ma restiamo in stato d’agitazione e mobilitazione e in ogni caso tappezzeremo le città con dei manifesti per far capire ai cittadini quali rischi si stanno correndo”.
Il motivo di questa scelta è perché nel nuovo atto sono “visibili ‘zampate’ della Sisac che stravolgono e svuotano di fatto i contenuti dell’intesa del 4 marzo sottoscritta con il Comitato di settore e il Ministero della Salute”.
Per la Fimmg nel nuovo atto si “reintroducono dei presupposti affinché il mmg risponda più all’azienda che al cittadino. Inoltre, la parte che riguarda il finanziamento non è chiara e sembrerebbe ribadire che le Regioni si riprendono le indennità. Tutto ciò è intollerabile. Piuttosto siamo disposti ad essere assunti”.
Milillo sottolinea poi come in ogni caso l’Atto d’indirizzo “non è un vincolo legislativo e non preclude ad ogni soluzione. Per noi non era necessario cambiare l’Atto e averlo rinnovato è stato solo per volontà della Sisac. Per noi il riferimento rimarrà in ogni caso l’intesa politica dello scorso 4 marzo”.
“Andremo alla riunione del 23 – specifica infine Milillo – ma se vedremo che la Sisac è rimasta sulle sue posizioni torneremo a proclamare lo sciopero. E a quel punto crediamo che l’unica soluzione potrà venire solo con intervento dei ministero come prevede del resto la legge Balduzzi”.