7 gennaio -
“Il Polo Unico della Medicina di Controllo presso l’Inps comporterebbe degli indiscussi vantaggi”. È quanto sostiene
Alfredo Petrone, segretario nazionale Fimmg Inps che sottolinea sul notiziario del Sindacato dei medici di medicina generale i vantaggi del Polo unico: dalla “qualità dei controlli” alla “scelta appropriata delle visite mediche di controllo domiciliare nel pubblico, l’uniformità dei controlli e di giudizio per tutti i lavoratori, la razionalizzazione della spesa e la maggiore efficacia nella lotta agli abusi, all’assenteismo e alle truffe con rigore metodologico, con una regia univoca informaticamente supportata e con immediatezza di risposta e di output”.
Per il segretario nazionale Fimmg Inps il Polo unico “renderebbe possibile all’ INPS, tra le altre cose, l’effettuazione di un numero efficace di controlli domiciliari anche con le attuali fasce orarie di reperibilità, l’affidamento ai medici di controllo INPS dell’espletamento delle visite mediche ambulatoriali ai lavoratori risultati assenti a visita domiciliare o a quelli trovati a casa senza documento valido, l’assolvimento di eventuali ulteriori compiti che l’ENTE per sue esigenze istituzionali e al di fuori delle fasce di disponibilità per l’effettuazione delle Visite Mediche di Controllo Domiciliare, anche in ottica di risparmio, volesse loro affidare, la possibilità di effettuazione di consulenze specialistiche su richiesta delle sedi INPS da parte dei medici di controllo dotati di specializzazione, con risparmio per l’Ente di spese per consulenze esterne”.
Per Petrone “la creazione di un efficace e capillare controllo fiscale, ottenuta attraverso il Polo Unico renderebbe possibile l’introduzione della autoattestazione da parte del lavoratore del singolo giorno di indisponibilità al lavoro per motivi di salute; soluzione che, oltre a responsabilizzare il cittadino, libererebbe il medico di famiglia dal compito di dover certificare il singolo giorno di malattia causato quasi sempre da patologie lievi se non già risolte all’ atto della visita e quindi praticamente impossibili da obiettivare, con una consistente riduzione del suo carico di lavoro burocratico. Basti pensare che ogni anno gli eventi malattia di un solo giorno di prognosi raggiungono tra pubblico e privato la cifra di 2.300.000”.