25 novembre -
“Il parere favorevole espresso la scorsa settimana dalla Conferenza delle Regioni in merito al Piano sanitario nazionale 2011-2013 non può che essere accolto con soddisfazione. Ora, però, speriamo che l’iter per la definitiva approvazione sia rapido”. Lo afferma il segretario nazionale del Sumai-Assoprof, Roberto Lala.
“Nel documento – sottolinea Lala – oltre ad essere definite concretamente le prossime tappe per la riorganizzazione del Ssn, aspetto decisivo in questo momento di ‘empasse’ politica, vengono delineati gli obiettivi che consentiranno al Ssn di affrontare le sfide del prossimo futuro come l’invecchiamento della popolazione e la ristrutturazione del territorio”.
“Gli obiettivi e le finalità evidenziate dal Piano – spiega il segretario Sumai - che punta deciso alla riorganizzazione dell’area della prevenzione, delle determinanti ambientali, della veterinaria, della sicurezza alimentare, dell’health impact assessment, delle cure primarie e strutture territoriali, delle reti ospedaliere, della riabilitazione, delle nuove tecnologie, dell’ammodernamento strutturale e tecnologico, della medicina di laboratorio e della sicurezza nei luoghi di lavoro, non possono che essere condivisi dal Sindacato”.
“Inoltre – continua Lala – il Piano mette nero su bianco ciò che segnaliamo già da tempo: il rischio per il prossimo futuro di assistere ad una carenza di medici rispetto al fabbisogno del Paese. L’attestazione di una difficoltà, anche a livello regionale su questo tema, è un fatto positivo a cui ci auguriamo possano immediatamente corrispondere azioni tese a far rientrare l’allarme”.
“Ora – conclude il segretario degli specialisti ambulatoriali delle Asl – ci auguriamo che l’iter del Testo, che dev’essere approvato dal Consiglio dei Ministri per poi successivamente approdare in Conferenza Stato-Regioni, non subisca intoppi o rallentamenti in quanto esso rappresenta il testo di riferimento per il futuro del nostro Servizio sanitario nazionale, aspetto essenziale per consentire alla nostra sanità di rimettersi in sesto”.