25 novembre - Cambiamenti in arrivo per le società medico scientifiche. Ministero della salute, Fism e Federazione nazionale dell’Ordine dei medici stanno infatti lavorando ad un progetto ad hoc che consentirà a quelle munite di specifici requisiti di qualità di diventare “interlocutori privilegiati” con le istituzioni nazionali e regionali. È quanto ha annunciato Claudio Cricelli, presidente nazionale della Simg nel corso 27° Congresso nazionale in corso a Firenze.
“Le società scientifiche – ha precisato Cricelli – devono poter essere consulenti dare il loro contributo, far parte integrante del ministero della Salute, dell’Agenas, dell’Aifa, Parlare non dopo qualcuno, ma indipendentemente da qualcuno sulle materie che direttamente ci competono: ricerca epidemiologica, farmacovigilanza, linee guida, gestione del paziente”.
Quale veste legislativa assumerà il progetto – se sarà un decreto ministeriale o un provvedimento concertato la  Conferenza Stato Regioni – e quali saranno i tempi di realizzazione, è ancora tutto da discutere. Ma una cosa è certa, verranno decisi una volta per tutte i criteri per stabilire chi sta dentro o fuori dalla partita.
“Non è importante il numero degli iscritti alla società – ha precisato il presidente della Simg  – ma la qualità e la tipologia della produzione scientifica relativa alla disciplina che si rappresenta. Insomma, la vera rivoluzione è che siano valutati non i numeri, ma la qualità”.
“In particolare – ha aggiunto Cricelli – ho chiesto che le società scientifiche riconosciute attraverso parametri di qualità venga dato il diritto di accedere al finanziamento dei fondi finalizzati alla ricerca. Attualmente per le società scientifiche sono disponibili solo i cosiddetti fondi aperti, come ad esempio i bandi Aifa. Poter avere questa ulteriore chance per le società scientifiche farà la differenza”.

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