16 ottobre -
Per
Roberto Lala, segretario generale Sumai-Assoprof, è importante chiarire che Apm “non è un soggetto sindacale. Siamo dei soggetti sindacali di tutte le aree che vogliono difendere la professione. Siamo un’alleanza in difesa della professione che si interfaccia con il soggetto politico che c’è dall’altra parte”.
Obiettivo dell’iniziativa ha spiegato il segretario degli specialisti ambulatoriali è “tutelare quel nocciolo essenziale dell’essere medico che oggi viene messo in discussione. La nostra non è una difesa corporativa. È indubbio che il medico deve avere il potere, in senso buono del termine, di poter decidere diagnosi e terapia. Per fare ciò – ha ribadito Lala – occorre confrontarsi con tutta una serie di figure, specie nei sistemi complessi, mentre prima il medico agiva da solo”.
“Noi vogliamo essere un soggetto sicuramente professionale – ha chiarito Lala – che svolge un’azione politica nei confronti della politica per far comprendere quali sono i reali problemi di questa professione nell’interesse dei cittadini e della sanità”.
“Prima azione sarà un convegno ad Arezzo, dove faremo il punto operativo e da lì in poi decideremo volta per volta a seconda di come alle nostre istanze risponderà il ministero della Salute e le Regioni. Sottolineo che queste nostre richieste dovrebbero venire dalla parte pubblica, noi chiediamo solo di svolgere la professione nel miglior modo possibile e nell’interesse della sanità pubblica. Chiediamo qualità della professione”.