20 giugno -
"La grande riforma della pubblica Amministrazione si sta riducendo, come era prevedibile, ai veri obiettivi: sindacati e lavoratori". E’ il commento dell’Anaao Assomed, riunita nel Congresso Nazionale di Abano Terme, alle notizie di stampa sui contenuti della legge di riforma della PA alla firma del Presidente della Repubblica.
"Ai sindacati - ha sottolineato l’Anaao Assomed - si pongono seri limiti alla capacità organizzativa e di rappresentanza; ai lavoratori si impone la mobilità coatta, trattati come pacchi postali sempre pronti alla spedizione. Il rapporto magistratura-politica, che avvelena questo Paese da vent’anni, ha già preservato la funzionalità degli uffici giudiziari e domani provvederà alla responsabilità civile".
"Per la sanità ed i medici il Governo ritiene 'necessario ed urgente', rottamare da subito identità e competenze professionali. Nessuna attenzione, nessun rispetto nemmeno per il diritto alla salute dei cittadini che domani dovranno cercare quelle stesse competenze nel settore privato. In questo Paese - ha concluso l'Anaao - ogni grande riforma finisce con il colpire i soliti noti: i dipendenti pubblici e coloro che li difendono di fronte all’arroganza di un potere che stravolge leggi, contratti e diritti diventati un optional da saldare al massimo ribasso".