12 giugno -
“La riunione delle confederazioni sindacali presso il ministero della funzione pubblica per la riforma della pubblica amministrazione si è risolta in un nulla di fatto”. Lo riferisce un comunicato della Confederazione Sindacale Medici e Dirigenti Ssn al termine dell’incontro con la ministra Madia.
“Il Ministro – si legge ancora – dopo aver precisato che i testi in circolazione non sono attendibili, come non lo sarebbero le indiscrezioni giornalistiche, non ha consegnato alcun testo. Il Ministro non ha chiarito nemmeno le intenzioni del governo sulla materia: se intenda procedere con un decreto legge immediatamente esecutivo o con un disegno di legge parlamentare”.
Inoltre “sui contenuti non è stato precisato se i provvedimenti interesseranno tutto il pubblico impiego o se saranno esclusi sanità e scuola. Smentita la mobilità obbligatoria fino a 100 km, mentre viene confermata l’intenzione di tagliare del 50% i permessi e i distacchi sindacali”.
La Cosmed “ha ricordato la necessità di riaprire la contrattazione con un provvedimento urgente che consenta di definire le aree contrattuali ripristinando un’area della dirigenza sanitaria, indispensabile poi il finanziamento dei rinnovi contrattuali. Nessuna riforma è possibile senza ripresa della contrattazione e il rinnovo contrattuale è l’unica sede dove possono essere affrontate questioni come la mobilità. Occorre evitare provvedimenti che non riconoscano le evidenti peculiarità del SSN con funzioni, contratti e datori di lavoro (Regioni) non riconducibili allo Stato centrale. È assolutamente urgente che i risparmi della spending review e tutti i risparmi derivati da altri provvedimenti vengano riconvertiti in risorse per la stabilizzazione dei precari e nuove assunzioni”.
Sui permessi sindacali, conclude la nota della Cosmed “occorre evitare tagli lineari che penalizzano quelle categorie come la dirigenza che storicamente utilizzano già meno permessi e distacchi, razionalizzando l’intera materia. Non è stata nemmeno calendarizzata o prevista una successiva riunione. Erano assenti anche i rappresentanti delle regioni per completare il quadro di una seduta di sconcertante inutilità”.