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QS Edizioni - mercoledì 3 luglio 2024

Smi-Unp a Regioni: “È un errore insistere con riorganizzazione territorio a costo zero”

23 ottobre - Si è da poco concluso l’incontro informale tra le organizzazioni sindacali della pediatria e il presidente del Comitato Settore Regioni - Sanità, Claudio Montaldo. Erano presenti SMI-UNP (Federazione Pediatri),  con Silvia Petralli e Antonio Gallese, oltre che Fimp, Cipe e Simpef.
 
Lo SMI-UNP (Federazione Pediatri), pur apprezzando l’approccio del presidente del Comitato, Claudio Montaldo, non può non mostrare una forte e decisa preoccupazione per una prospettata riapertura delle trattative limitata agli aspetti normativi, partendo dall’esistente accordo, e secondo gli ambiti stabiliti dalla legge Balduzzi, con l’obiettivo di riorganizzare il sistema a costo zero.
Antonio Gallese ha, appunto, espresso perplessità sull’applicazione della legge Balduzzi nella parte riguardante la continuità delle cure nell’arco delle 24 ore: “Perché rischia di incrinare il rapporto fiduciario tra medico e paziente – spiega - e può portare ad un aumento della spesa”. Rispetto, poi, alla presenza dei medici pediatri sul territorio in modo disomogeneo, ha criticato “la mancata programmazione negli ultimi anni” e ha proposto, “di prevedere un aumento di specializzandi in pediatria”.
 
Contrarietà anche alla previsione che la pediatria possa essere inserita all’interno delle cure primarie con le specificità della specializzazione e non come un’area separata. Lo SMI-UNP (Federazione Pediatri) pur riconoscendo l’importanza dell’integrazione con l’assistenza primaria, ha ribadito la centralità del medico pediatra  in questo processo sul territorio e con l’ospedale, ribadendo che è in gioco la qualità stessa dell’assistenza del bambino. 
Positivo, invece, che si sia confermato che l’ambito di pertinenza della pediatria sarà tra 0 e 14 anni.
 
Silvia Petralli, alla fine della riunione, ha espresso una valutazione complessivamente positiva del confronto. Tra i nodi messi in risalto nel suo intervento, “la richiesta di normare adeguatamente la malattia, i diritti sulla gravidanza e delle ferie dei medici del settore”. Rispetto alle risorse, definite “inadeguate”, ha sollevato, “la questione dell’erosione causata dall’aumento delle spese strumentali e di gestione studio, che dovrebbero essere sicuramente compensate in questa tornata contrattuale” ed ha, quindi ribadito che è urgente, “un aumento degli stanziamenti per la prossima convenzione”.
23 ottobre 2013
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