10 ottobre -
Nel corso del suo
messaggio inviato al Congresso Sumai, il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin ha rimarcato come sia “necessario realizzare la presa in carico globale della persona nei suoi bisogni sanitari, sociali e relazionali, attraverso l’integrazione dei vari attori istituzionali”.
Per il Ministro la “realizzazione delle forme aggregate delle cure primarie facilita la continuità assistenziale tra i diversi livelli (preventivo, ospedaliero, territoriale) migliorando in particolare le modalità di comunicazione tra ospedale e territorio in relazione al ricovero dei pazienti, alla dimissione protetta, all’attuazione di percorsi diagnostici terapeutici condivisi”.
Tutto questo per Lorenzin ha l’obiettivo di “costruire e garantire offerta adeguata di assistenza sul territorio, il più vicino possibile al domicilio, in grado di rispondere ai nuovi bisogni di assistenza e di agire come strumento di controllo sulle eventuali riacutizzazioni o complicanze, spesso causa di inappropriati accessi ai servizi d’urgenza”
Ma per il Ministro occorre fare “un passo in più. Serve un cambiamento anche culturale e di fiducia verso la possibilità di riorganizzare la sanità italiana”.