7 agosto -
"Ovviamente aspettiamo e rispettiamo le sentenze della Magistratura. La nostra richiesta per l'apertura di un Tavolo ministersiale non voleva essere nell'ottica di una limitazione di autonomia verso alcuni professionisti a favore di altri, nè tantomeno crediamo che siano necessarie nuove leggi dello Stato in tal senso. C'è solo la necessità di individuare linee guida comuni nell'interesse dei professionisti e dei cittadini, per rispondere alla crescente domanda di salute sul territorio". Così i sindacati FpCgil CislFp e UilFpl, hanno risposto alle dichiarazioni del segretario del Snr, Francesco Lucà, intervenuto sul caso dei 12 Tecnici sanitari di radiologia medica che hanno ricevuto un avviso di garanzia per le attività radiologiche da essi svolte presso il Presidio Ospedaliero San Francesco di Barga (Lucca).
"Il nostro intento era tutt'altro che polemico nei confronti dei tecnici di radiologia - hanno sottolineato i sindacati - il nostro era un invito a definire insieme modelli terrotoriali che sappiano rispondere a questa esigenza di una sanità che non abbia più un'ottica di tipo 'ospedalocentrico', riorganizzando le risorse professionali, in maniera ottimale, e lasciando dunque ai professionisti sanitari i loro spazi di intervento così come ai clinici".
"Il paradosso, altrimenti, è che anche l'Adi fatta dagli infermieri senza la presenza di un medico possa profilarsi come un abuso i professione - hanno proseguito - la stessa telemedicina perderebbe senso in questo modo. Non possiamo permettere che gli spazi di autonomia siano definiti di volta in volta da un giudice. Un confronto con il ministero della Salute serve anche a tutelare gli stessi professionisti - hanno concluso FpCgil CislFp e UilFpl - per evitare che possano accadere ancora altri casi come questo".