22 luglio -
In relazione allo sciopero di oggi che ha coinvolto medici, veterinari, dirigenti, amministrativi, tecnici e professionisti del Sistema sanitario nazionale, la Fnomceo ha rilasciato la seguente nota:
“Lo sciopero oggi attuato dalle Organizzazioni sindacali della Dirigenza Medica e Sanitaria amplifica ulteriormente le preoccupazioni e l’allarme per il presente e il futuro prossimo del nostro Servizio sanitario nazionale.
Gli stessi contenuti più strettamente sindacali della piattaforma rivendicativa costituiscono, in realtà, un insieme di richieste per portare a soluzione criticità che, al di là di pur legittimi interessi categoriali, guardano alla tenuta del nostro Sistema sanitario.
Riaprire contratti e convenzioni a costo zero significa, da una parte, farsi ancora responsabilmente carico delle difficoltà economiche e finanziarie del Paese, ma vuole anche dire mettere in gioco risorse presenti nei Fondi Aziendali di origine contrattuale, che non costituiscono nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
Questa esigenza di aprire un fisiologico e democratico confronto tra le parti è coerente all’esigenza di incentivare i rimodellamenti delle organizzazioni sanitarie, già in sofferenza per i tagli lineari delle risorse.
A ciò si aggiunge un sostanziale impoverimento dei riconoscimenti professionali, la destabilizzazione delle equipe professionali per la presenza di un eccesso di personale precario, infine la stretta tra le riduzioni ope legis delle reti di servizi e la pressione di una domanda in crescita quali - quantitativa.
Da troppo tempo la nostra Sanità pubblica è considerata un mero capitolo di spesa, sul quale intervenire con forbici grossolane; anche oggi i medici e i sanitari del Servizio sanitario nazionale richiamano l’attenzione del Paese e dei decisori sulla miopia di queste politiche.
“Occorre il coraggio e la responsabilità di altre e diverse politiche, che guardino ai professionisti come a una soluzione e non a un problema”.