16 gennaio -
“La decisione di intraprendere questo sciopero non ha motivo di esistere a mio modo di vedere. Riguardo il contenzioso medico-legale, ad esempio, con la legge Balduzzi il medico corre il rischio di incappare nel penale solo se non rispetta le linee guida. Già questo, e il fatto dunque di dover dimostrare l’eventuale comportamento al di fuori delle regole da parte del medico è una garanzia per i camici bianchi”. Così
Giuseppe Palumbo (Pdl), presidente della Commissione affari sociali della Camera, ha commentato la notizia dello sciopero nazionale proclamato da ginecologi ed ostetriche per il prossimo 12 febbraio.
“La situazione è di certo migliorabile e restano aperte tematiche importanti - ha proseguito Palumbo - a tal proposito si potrebbe citare il fatto che le Aziende non sono ancora obbligate ad assicurarsi, e questo è grave. Tutto sommato con la legge Balduzzi la situazione è certamente migliorata e si sono fatti innegabili passi avanti”.
Rispondendo poi alle richieste avanzate ai partiti, l’esponente Pdl ha ricordato che il programma per la sanità “è ormai delineato per i prossimi anni, è già legge. Si potrà provare a migliorare alcune situazioni, ma si dovrà sempre fare i conti con il più generale contesto economico del Paese”. Anche per quanto riguarda la richiesta di applicare la riforma dei punti nascita, Palumbo ha sottolineato come “loro stessi ricordano che si sta parlando di una legge già approvata. La palla in questo caso è passata alla Regioni, sta a loro applicare la normativa”.
Giovanni Rodriquez