8 maggio -
No alle tasse sulle borse di studio dei medici in formazione specifica in medicina generale. I futuri camici bianchi di famiglia non ci stanno e alzano le barricate: arriveranno da tutta Italia a Roma il 15 maggio per manifestare, alle ore 14.00, in piazza Montecitorio, davanti alla Camera dei deputati.
“Con la recente approvazione della legge sulle semplificazioni fiscali – hanno spiegato in
una nota i giovani medici'autorganizzati ' attraverso Facebook – si è creata una situazione paradossale e del tutto inaccettabile: da un lato è stato eliminato un articolo che sottoponeva a tassazione Irpef e Irap le borse di studio degli specializzandi, dall'altro rimane senza risposta un altro problema che investe, invece, i medici in formazione in medicina generale che, pur percependo borse di studio di importo nettamente più basso, già pagano queste imposte e continueranno a pagarle”.
Paradossalmente, dunque, i futuri dottori di famiglia, ai quali “non è nemmeno concessa la libera professione al di fuori degli orari di corso, si ritrovano a veder tassata la propria borsa di studio, che oltretutto è meno della metà del valore economico di quella degli specializzandi (circa 800 euro al mese)”.
Da qui la decisione di scendere in piazza: “Questa ennesima ingiustizia – hanno sottolineato – si aggiunge a ulteriori problemi che includono la negazione di diritti fondamentali, come quello della maternità: una dottoressa in formazione, di fatto, non può liberamente scegliere di diventare madre, pena la perdita di un intero anno di corso. Con queste condizioni il corso di formazione in medicina generale diventa un'opzione di serie B rispetto alle altre specializzazioni. Non a caso, moltissimi giovani medici abbandonano il corso, sprecando borse di studio e creando sempre di più carenze nella medicina generale, a fronte di una richiesta crescente di professionisti per questa area, che nei prossimi anni diventerà una vera e propria emergenza”.