7 febbraio -
"In questa tornata contrattuale siamo riusciti a inserire nell’Accordo Collettivo Nazionale per la Specialistica Ambulatoriale il riconoscimento, finalmente, della corresponsione delle spettanze arretrate che ammontano al 11.000 euro pro capite e che dovranno essere corrisposti entro i 60 giorni dalla firma dell’accordo", così una nota del Sindacato Medici Italiani che ha sostenuto l’azione sindacale di Fespa (Federazione Specialistica Ambulatoriale) che era presente al tavolo delle trattative.
"Abbiamo ottenuto maggiori tutele per i periodi di malattia degli specialisti, così come partendo da una nostra richiesta, poi sostenuta anche dagli altri sindacati, siamo riusciti a consentire agli specialisti di cedere a titolo gratuito, ore di permesso maturate ad altro specialista per permettere di assistere figli minori, che, per particolari condizioni di salute, necessitano di cure specifiche o di assistenza".
"Si è riusciti a inserire nell’accordo nazionale, inoltre, la possibilità di articolare l’orario delle attività delle specialiste al fine di favorire l’allattamento dei neonati fino al compimento del primo anno di vita. In questo modo miglioreranno le tutele per le donne medico, che rappresentano la gran parte degli specialisti ambulatoriali, che si dividono tra medici, medici veterinari, biologi, chimici e psicologi convenzionati con il Ssn. Si attende ora la bollinatura delle sezioni riunite della Corte dei Conti e successivi passaggi per rendere effettivo l’accordo".