Roi: “Traguardo storico”
Nel futuro dell’ordinamento universitario italiano ci sarà l’osteopatia. Lo stabilisce il Decreto Interministeriale n. 1563 dal Ministro dell’università e della ricerca che definisce, per la prima volta, l’ordinamento didattico del corso di laurea in osteopatia. “È un traguardo storico per il ROI e per tutti i 12.000 osteopati italiani” ha dichiarato Paola Sciomachen, Presidente del ROI – Registro Osteopati d’Italia, la più rappresentativa associazione di professionisti del nostro paese e la prima per fondazione. “Il decreto è un passo avanti decisivo verso il pieno riconoscimento della professione osteopatica nel nostro Paese - ha aggiunto Sciomachen – un atto con il quale si restituisce fiducia alla categoria e ai cittadini. Ringrazio le istituzioni alle quali offriamo da subito tutta la nostra collaborazione per portare a termine anche l’ultimo passo dell’iter previsto dalla legge, quello dell’istituzione dell’Albo e della definizione delle equipollenze”.
L’osteopatia è stata individuata come professione sanitaria con la legge 3/2018. La prima tappa dell’iter si era conclusa nel 2021, quando il Decreto del Presidente della Repubblica relativo all’istituzione della professione sanitaria dell’osteopata era stato adottato dal Consiglio dei ministri e pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
“Questo decreto – ha commentato Sciomachen - una volta pubblicato in Gazzetta Ufficiale, consentirà alle Università di attivare l’iter per I’istituzione del corso di laurea in osteopatia. Ci auguriamo che possa nascere un dialogo costruttivo per salvaguardare e valorizzare il patrimonio della cultura osteopatica e garantire ai giovani studenti la trasmissione di competenze teorico pratiche necessarie alla formazione dei futuri osteopati”.