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QS Edizioni - sabato 27 luglio 2024

Magliozzi (Cisl Medici): “Serve responsabilità e uno sguardo sul futuro”

27 luglio - “Il CCNL 2019-21 della Dirigenza medica e sanitaria procede verso il suo epilogo tra cifre, accordi, dubbi e miglioramenti. La federazione CISL Medici ha chiaramente espresso, attraverso una negoziazione serrata, la propria volontà di arrivare alla conclusione di questo percorso scaturito da un periodo storico che ha visto un grosso sforzo dei medici e sanitari per fronteggiare la maledetta pandemia. Nessun contratto è perfetto, ma il lavoro fatto in questi sei mesi è stato proficuo sotto molti aspetti normativi, dall’orario di lavoro (si poteva fare meglio?) alle guardie e pronte disponibilità, alle relazioni sindacali”. A dichiararlo, in una nota, Benedetto Magliozzi, segretario generale nazionale Cisl Medici. "Tralasciamo la parte economica per quantità (stanziamento del contratto fatto prima dell’inflazione), ma per ripartizione diamo atto al tavolo tutto di aver fatto un buon lavoro". 

 “L’ultimo incontro - prosegue Magliozzi - è stato sicuramente intenso e foriero di qualche malumore (forse da qualche aspettativa delusa), ma sicuramente ha messo le parti di fronte alla responsabilità di scelte nette che hanno visto uno schieramento maggioritario deciso ad arrivare fino alla fine del confronto. Parliamo di responsabilità perché, salvo qualche ripensamento dell’ultima ora di chi è abituato più a ragionare contro anziché a favore delle soluzioni, i nostri iscritti si aspettano risultati e prospettive rivolti alla nuova stagione contrattuale 2022-2024 che si dovrà aprire presto e con risorse sicuramente più idonee al tasso di inflazione e più rispondenti alla grande abnegazione e professionalità dei “superstiti” del servizio sanitario nazionale”.

Per il segretario della Cisl Medici “questo contratto deve essere il trampolino di una nuova stagione di ritorno al senso di appartenenza dei medici e dirigenti sanitari, quel senso che per incuria e cattiva programmazione ha visto e vede la fuga verso altri paesi con prospettive e gratificazioni diverse. Dopo questa firma, che – ripetiamo - nell’ultima giornata vedeva la maggioranza decisa al sì, auspichiamo che gli organi di controllo svolgano in tempi celeri il loro doveroso lavoro. Abbiamo visto una grossa variabilità nella tempistica, ma siamo certi che la stessa responsabilità farà da stimolo a chi dovrà controllare il lavoro fino ad oggi fatto dalle parti trattanti”.
27 luglio 2023
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