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QS Edizioni - domenica 1 settembre 2024

Federfarma: "Concorrenza per tutti tranne che per i generici"

19 gennaio - “Nella bozza del decreto del Governo sulle liberalizzazioni che circola in queste ultime ore, è comparsa a sorpresa una norma sui farmaci equivalenti/generici che non ha niente a che fare con la concorrenza, anzi limita fortemente la libertà di scelta del cittadino che finirà per pagare di più". Ad affermarlo è la federazione dei titolari di farmacia, che sottolinea come "oggi, se il medico prescrive un medicinale di marca per il quale esiste il generico, senza aggiungere un’indicazione specifica di non sostituibilità, il cittadino in farmacia, grazie alle informazioni fornite dal farmacista, può scegliere se prendere il farmaco generico che costa meno e non spendere nulla ovvero se ritirare il medicinale di marca e pagare la differenza di prezzo a proprio carico.  Qualora venisse confermata la norma presente nella bozza del decreto, se il medico scrivesse sulla ricetta solo il nome del farmaco di marca senza aggiungere la dicitura 'o farmaco equivalente se di minor prezzo', il farmacista non potrebbe proporre la sostituzione e il cittadino sarebbe costretto a ritirare il medicinale di marca e a pagare la differenza".
 
“In questo modo – è la conclusione di Federfarma – al cittadino verrebbero imposti costi aggiuntivi e al medico un nuovo adempimento burocratico che la stessa Fimmg ha giustamente dichiarato assurdo e inattuabile. Ma se il Ministero della salute ritiene che i farmaci equivalenti non siano effettivamente equivalenti e non siano quindi sostituibili abbia il coraggio di dirlo chiaramente e di annullare le liste di equivalenza predisposte dall’Agenzia Italiana del Farmaco e diligentemente aggiornate ogni mese”.
19 gennaio 2012
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