7 dicembre -
“Riteniamo inopportuno qualsiasi tentativo di sottrarre ai farmacisti ospedalieri le competenze che gli sono proprie e che hanno sempre svolto al meglio, malgrado le croniche carenze di organico che caratterizzano le farmacie ospedaliere. Anche nella fase più critica della pandemia i farmacisti ospedalieri hanno contribuito in maniera determinante a garantire la disponibilità di farmaci e dispositivi nelle strutture di ricovero”, dice il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani,
Andrea Mandelli, a commento della ripresentazione di un emendamento alla Legge di Bilancio che prevede l’istituzione di Unità Operative Complesse “sperimentali” negli ospedali dirette da un farmacologo clinico.
“Se si parla di sperimentazioni, è il caso di ricordare innanzitutto quella condotta dal Ministero della salute, in collaborazione con la FOFI e la SIFO, che ha dimostrato quali benefici potrebbe apportare l’istituzione del farmacista di dipartimento in settori cruciali come l’oncologia, sia dal punto di vista della sicurezza della gestione delle terapie sia dal punto di vista farmacoeconomico. Non è una buona politica creare doppioni di quanto esiste già, occorre invece rafforzare i sevizi già esistenti, cioè le farmacie ospedaliere - conclude Mandelli - e siamo come sempre al fianco della SIFO e del SINAFO in questa battaglia”.