19 dicembre -
"La firma definitiva del CCNL 2016-2018 mette la parola fine al blocco contrattuale decennale che ha duramente colpito i Medici Ospedalieri – afferma Alessandro Vergallo, Presidente Nazionale AAROI-EMAC -. Con questo non facile rinnovo riteniamo di aver ottenuto tutto ciò che era possibile ottenere in questi tempi difficili, a cui hanno condotto visioni politiche incredibilmente trasversali, sia nazionali sia regionali, iniziate almeno da altrettanti anni, tutte ispirate da un progressivo svuotamento del valore sia economico sia normativo degli accordi pattizi nel pubblico impiego, specie nel SSN, e con una particolare penalizzazione a danno dei medici.
Oggi, di fatto, finalmente, abbiamo firmato un contratto già scaduto da un anno, ma proprio per non sminuirne l’importanza che esso assume in prospettiva, possiamo e dobbiamo guardare oltre, chiedendo che si inizi subito il confronto per il CCNL 2019-2021, affinché – sottolinea Vergallo – anche la lunga stagione dell’assenza di pianificazione, dei tagli alla sanità a scapito del personale e dei pazienti ceda il passo ad una visione diametralmente opposta, in cui la sanità sia finalmente considerata un investimento invece che un costo, e per la quale i medici siano trattati come una risorsa, e non come un bancomat a cui attingere, come accaduto in questi dieci anni. Ci auguriamo, quindi, che le recenti dichiarazioni del Presidente del Consiglio, il quale ha parlato di 10miliardi di investimenti nella sanità entro il 2023, non rimangano uno slogan, ma diventino una realtà, anche attraverso una riprogrammazione seria dei fabbisogni di personale medico ospedaliero”.
19 dicembre 2019
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