10 luglio -
"Lo stato di agitazione dichiarato dai medici di famiglia è la conseguenza di un politica fatta di soli annunci, ma incapace di dare risposte risolutive a problematiche serie. E' il risultato del vuoto pneumatico delle politiche del Governo sulla sanità.”
E' quanto dichiarato daFederico Gelli (Pd) in merito alla stato di agitazione dei medici di famiglia.
“Emblematico – spiega Gelli - è il tentativo fatto dalla maggioranza con il Decreto Calabria di recente approvazione. Una norma che servirà solo a generare ulteriore confusione. Nel testo si prevede infatti che coloro che hanno 24 mesi di esperienza negli ultimi 10 anni possano, se idonei, accedere al corso di formazione senza borsa. Il problema è che i corsi sono regionali e la misura non prevede nessun riferimento ai bandi. In questo modo alcuni medici idonei potrebbero rimanere fuori dai corsi pur avendo più titoli di altri colleghi di altre regioni. Un pasticcio foriero di nuovi contenziosi. A questo si deve poi aggiungere che ad oggi non sono stati ancora pubblicati i bandi, previsti per lo scorso febbraio, per ulteriori 2.000 borse di studio. Per finire, il comparto è ancora in attesa del rinnovo della convenzione. Quello descritto è a tutti gli effetti un quadro a tinte fosche che ben spiega le legittime proteste dei medici di famiglia".
10 luglio 2019
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