7 ottobre -
Un grande convegno a Roma, dopo i molti incontri organizzati in questi mesi un po’ in tutta Italia, per spiegare le ragioni e i contenuti della riforma che l’Enpam dovrebbe varare all’inizio del prossimo anno.
Gli Stati Generali dell’Enpam si terranno a Roma il 4 e 5 novembre prossimi e vedranno la partecipazione di tutti i presidenti degli Ordini dei medici e degli Albi degli odontoiatri, dei membri delle consulte dei 5 Fondi Enpam, oltre ai rappresentanti di sindacati e associazioni del mondo medico.
Sarà quella la sede in cui si discuterà delle scelte da fare con questa riforma, resasi urgente dopo che, con la finanziaria 2007, era stato portato da 15 a 30 anni il periodo per il quale l’Ente deve garantire l’equilibrio.
Il nuovo CdA dell’Ente sta lavorando alla riforma dei Fondi dal momento del suo insediamento, nel luglio del 2010, avviando anche la riforma della gestione del patrimonio (con un progressivo disimpegno dal settore residenziale abitativo) e la riforma dello Statuto.
Punto di partenza, ribadito più volte, è la volontà di non toccare le pensioni in essere e di procedere ad ogni cambiamento nella massima trasparenza e partecipazione possibili.
Rivolgendosi alla platea del Congresso Fimmg, in corso a Villasimius, Alberto Oliveti, vicepresidente vicario dell’Enpam, ieri ha anticipato alcuni punti della riforma, che saranno però completamente definiti solo al termine del percorso decisionale.
Tra le novità annunciate, l’innalzamento dell’età prevista per la pensione ordinaria di vecchiaia, che da oggi al 2018 passerà dai 65 ai 68 anni, con una gradualità di sei mesi ogni anno: 65,5 anni nel 2013; 66 nel 2014; 66,5 nel 2015; 67 nel 2016; 67,5 nel 2017; 68 nel 2018.
Per il Fondo di Previdenza di Medicina Generale, Continuità Assistenziale e Pediatri di libera scelta, inoltre, l’aliquota dovrebbe crescere dal 16,5% al 26-27%, con una gradualità che partirebbe dal 2015 per arrivare a regime nel 2026.
Conclusa la fase di discussione con gli Stati Generali del 4 e 5 novembre, la riforma, prima di diventare operativa, dovrà poi essere approvata dal Consiglio nazionale e dal CdA dell’Enpam e passare al vaglio dei ministeri vigilanti, ovvero quello del Lavoro e quello dell’Econnomia.
Un controllo che non dovrebbe però riservare sorprese, visto che la riforma produce ampiamente la copertura in proiezione richiesta, e che dovrebbe anche realizzarsi in tempi rapidi, visto che il ministro Maurizio Sacconi, intervenendo ieri con un collegamento video al Congresso Fimmg ha sollecitato i medici ad essere rapidi nelle scelte sulla loro previdenza. “Se voi sarete tempestivi – ha detto Sacconi – noi saremo tempestivi nelle risposte”.
E.A.