14 settembre -
“È da un anno che il sindacato dei medici CIMO denuncia come la trattativa sul rinnovo del contratto della dirigenza medica, atteso da un decennio, venga condotta in modo estremamente penalizzante per la categoria e con risvolti inaccettabili per la dignità professionale e la sostenibilità del SSN. È da un anno che CIMO lavora per far convergere almeno il 51% della rappresentanza sindacale su una linea comune per respingere un contratto in perdita, come riscontrato nelle proposte ARAN emerse nel tavolo tecnico. Ed ha denunciato come le Regioni non abbiano accantonato risorse per la dirigenza medica, disattendendo le disposizioni di legge in tal senso e pur avendo per anni risparmiato sul costo del personale”. È quanto si legge in una nota del sindacato.
“Per lunghi mesi abbiamo auspicato che le altre forze sindacali seguissero la nostra linea netta e determinata” ha dichiarato
Guido Quici, Presidente nazionale CIMO. “Alla luce delle iniziative di sciopero annunciate in queste ore siamo lieti di vederla confermata e ci auguriamo che aggreghi sempre maggiori consensi per un fronte comune che dica no ad ARAN e Regioni su quanto proposto fino ad oggi”.