13 luglio -
“L’ennesima aggressione delle due colleghe nel Pronto Soccorso del San Giovanni Bosco ancora una volta ci ricorda le difficoltà in cui vivono gli operatori della sanità in tutta Italia, ma a Napoli in particolare. Al San Giovanni Bosco addirittura non è mai partito il triage, che stabilisce le priorità di visita in base alla gravità del singolo caso clinico: questo sicuramente esacerba gli animi dei pur ingiustificabili aggressori che si sentono in qualche modo trascurati”.
È quanto ha dichiarato Pierluigi Franco, Segretario nazionale della Ugl Medici sull’episodio di violenza che ha colpito due dottoresse nel presidio della Doganella a Napoli.
“Se si continuano a chiudere ospedali che non vengono rimpiazzati con altre strutture pienamente operative– ha sottolineato – inevitabilmente si creano vuoti nella continuità della assistenza. Cosa che può lasciare spazio ad equivoci se non addirittura ad incidenti, prevedibili con una banale analisi del rischio clinico. Si arriva così al paradosso di fare ammalare anche gli operatori della sanità oltre a creare dei vuoti assistenziali. Forse il motivo per cui l’episodio del reparto chiuso all’Ospedale del Mare per una festa, ha creato tanto indignazione risiede proprio nel paradosso ‘vecchi ospedali chiusi o insufficienti - nuovi ospedali non ancora a regime’. Solidarietà quindi alle colleghe selvaggiamente aggredite nell’esercizio delle loro funzioni”.
13 luglio 2018
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