Dilaga in tutta Italia l'assenza degli anestesisti in sala operatoria durante gli interventi di cataratta. E’ l’allarme lanciato dalla Società Oftalmologica Italiana (Soi). “Tutto il Paese presenta questa anomalia e – denuncia una nota - gli effetti potrebbero essere dannosi per tutti fino ad impedire la regolare effettuazione dei 500.000 interventi programmati”.
Una situazione che, secondo la Soi, sarebbe legata al fatto che “ la dirigenza degli ospedali pressata dalla necessità di risparmiare ha deciso di non permettere più la presenza degli anestesisti durante gli interventi di cataratta”. La Soi intende puntare i riflettori “ su un problema di importanza nazionale: i cittadini devono potersi sottoporre agli interventi – spiega il presidente
Matteo Piovella - sapendo che in sala operatoria vi sono i professionisti che li tuteleranno in caso di complicanze o situazioni difficili. E' un loro diritto esigere la figura dell'anestesista. Non è possibile che gli effetti delle scelte di politica economica adottate in questi anni nella sanità italiana ricadano sempre sui pazienti o sui medici”.
Secondo Piovella, invece di investire nella prevenzione e nello sviluppo delle eccellenza,” la politica costringe le direzioni generali e le direzioni sanitarie degli Enti a fare ogni pressione possibile al fine di eliminare voci di costi che, in realtà, riguardano prestazioni sanitarie indispensabili per la garanzia dei cittadini. Una di queste è eliminare l'anestesista dalle sale operatorie. Sarebbe come sopprimere il computer e – conclude - navigare a vista durante una tempesta su un aereo”.
Una lettura condivisa anche da
Carlo Maria Villani, presidente dell'Associazione Sindacato dei Medici Oculisti e Ortottisti Italiani (Asmooi). “Questa situazione ormai è inaccettabile al punto di spingere centinaia di oculisti ed anestesisti ad attivarsi per il ripristino di condizioni adeguate ai livelli minimi di assistenza in primis per la tutela dei cittadini e secondariamente anche per la loro. E' un risultato da ottenere tutti insieme con una azione diretta nei confronti dei direttori generali e dei direttori sanitari che devono immediatamente fare quanto richiesto dalla legge al fine di adeguare gli organici per far fronte alla richiesta reperendo i Medici Anestesisti necessari”.
E’ per questo, annuncia Villani, gli oculisti si stanno attivando “per rendere disponibile un modello di richiesta che i medici oculisti potranno inviare ai loro direttori sanitari e ai direttori generali per chiedere il rispetto della legge e della loro professionalità ed un documento per i pazienti dal titolo voglio l'anestesista accanto a me”.