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QS Edizioni - venerdì 22 novembre 2024

Governo e Parlamento

M5S: “Ministero della Salute non perda tempo su banca dati stato psicologico di chi possiede armi”

immagine 15 giugno - In seguito alla strage di Ardea che ha riproposto il tema del controllo di chi detiene armi da fuoco il Movimento ricorda “è passato quasi un anno da quando il Senato approvò un ordine del giorno al decreto Semplificazioni che impegnava il governo a creare un collegamento tra forze di polizia e strutture sanitarie con l'obiettivo di sequestrare subito le armi da fuoco ai pazienti con disturbi mentali”
"E' passato quasi un anno da quando il Senato approvò un mio ordine del giorno al decreto Semplificazioni che impegnava il governo a creare un collegamento tra forze di polizia e strutture sanitarie con l'obiettivo di sequestrare subito le armi da fuoco ai pazienti con disturbi mentali. Il tutto sostanzialmente senza dover attendere gli anni che intercorrono tra un rinnovo e l'altro. Il ministero della Salute adesso non deve perdere tempo. E' necessario intervenire subito. Si tratta di una battaglia che insieme al nostro sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri portiamo avanti da mesi. Oggi finalmente abbiamo fatto un piccolo passi avanti con un incontro al ministero con i tecnici preposti, ma bisogna procedere velocemente. Ci sono stragi che si potrebbero evitare. La vita di tutti noi è fatta di tante cose, di alti e bassi. Di momenti belli e di tragedie che possono lasciare delle latenze tali da non farci essere più gli stessi. Chi viene travolto dalla disperazione, dalla depressione. Chi inizia a soffrire di disturbi gravi e possiede un'arma deve essere individuato subito. E per farlo serve una banca dati. E' una battaglia di civiltà, importante, importantissima, per tutelare tutti noi e per questo mi auguro il ministro Roberto Speranza voglia agire quanto prima". Così, in una nota, il senatore del Movimento 5 Stelle Gianluca Ferrara, che oggi ha avuto un primo incontro interlocutorio al ministero della Salute con i tecnici preposti proprio su questo tema.
 
“In quasi tutte le stragi - prosegue -, le armi sono regolarmente possedute. Nel recente e drammatico caso di Ardea ereditata. E' chiaro dunque che serve - e serve con urgenza - un censimento e un inasprimento delle pene. Ma serve anche creare la banca dati per mettere in collegamento forze di polizia e strutture sanitarie".
15 giugno 2021
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