Ecco il testo integrale del messaggio che il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha inviato lo scorso 15 giugno alla Croce Rossa Italiana in occasione delle celebrazioni del 148° anniversario della sua Fondazione.
In occasione del 148°Anniversario della fondazione dell’Associazione Italiana della Croce Rossa, desidero far giungere i miei più fervidi auguri a tutte le CRI, uomini e donne che da più di 100 anni donano la loro opera volontaria in tutte le emergenze, con lo stesso spirito e la stessa abnegazione di un tempo, vuoi sul territorio nazionale, vuoi al di fuori dei confini della Patria. Più di cento anni di storia, di solidarietà, di sacrificio, più di cento anni al servizio dell'Umanità.
Essi aiutano e sostengono le persone portatrici di handicap, assistono quelle in fin di vita, spezzano le grandi solitudini, sviluppano azioni nel campo del soccorso, della salute e della solidarietà.
Portano la loro esperienza ovunque vi sia sofferenza, soprattutto dove la dignità dell'uomo è ignorata, dove la società non sa più proporre soluzioni, sui campi di guerra. Fedeli all'impegno del suo fondatore Henry Dunant, "placare tutte le sofferenze umane senza distinzione di nazionalità, di razza, di religione, di condizione sociale o di appartenenza politica" estendono questo principio in ogni loro azione e trasmettono questo spirito pionieristico a migliaia di volontari, che catturano l’interesse dei cittadini, dei giovani.
Ravvivano il sentimento di solidarietà, un sentimento che avvicina gli sforzi di quanti si impegnano per far fronte comune contro le difficoltà e le paure e per donare, in particolare ai più deboli, una speranza, un futuro più agevole.
La valorizzazione delle vostre azioni è un dovere per il nostro Paese, poiché contribuisce significativamente a promuovere la cultura della solidarietà e del benessere materiale e spirituale, alla aggregazione solidaristica, ma anche alla organizzazione di un volontariato costante e responsabile.
Solidarietà che vede i volontari della Croce Rossa impegnati ad affrontare le sfide con le quali la società civile si confronta, rivolgersi ai giovani in difficoltà, alle persone senza fissa dimora, agli anziani, alle popolazioni vittime della guerra ed in questi giorni in favore delle popolazioni colpite dal sisma.
Anche in questo tempo di grandi cambiamenti, che impongono il riordino dell’ente al fine di adeguarlo sempre più ai principi del movimento internazionale, sono sicuro che la CRI non verrà meno alla sua grande tradizione.
Al Commissario avv. Francesco Rocca, al personale tutto e in particolare a tutti i volontari un caloroso saluto, ringraziando tutti per l’umanità e la passione che accompagnano la Vostra azione.
Renato Balduzzi
Ministro della Salute